Per questo motivo il portale d’ingresso è in posizione asimmetrica rispetto alla facciata, che unita alla dimensione non eccessiva del Palazzo – insolita per le abitudini del tempo – e alla sobrietà dell’impostazione, non anticipa la monumentalità e la ricchezza decorativa degli spazi interni. Il letto è sovrastato da un baldacchino drappeggiato. Al centro del plafone, figure di fauni e di donne su fondo turchese, che richiama il colore dei riquadri posti all’altezza della cornice perimetrale. Un primo ramo si distaccò nel 1390 con Peccino Moroni, un secondo ramo, nato nel 1419 con Marco, diede origine all’attuale dinastia. The Roman Catholic Archdiocese of Ferrara-Comacchio (Latin: Archidioecesis Ferrariensis-Comaclensis) has existed since 1986, when the diocese of Comacchio was combined with the historical archdiocese of Ferrara.It is a suffragan of the archdiocese of Bologna.. Insieme agli affreschi che decorano la splendida teoria delle sale del piano nobile, si ammirano gli arredi e le preziose collezioni d’arte acquisite nei secoli dalla famiglia Moroni, tuttora proprietaria del palazzo. Una storia d’arte e di nascosta bellezza, La strana storia della “Fiascona” tra fugaci ricordi e molti interrogativi: una vicenda ancora tutta da chiarire. 2.1K likes. Tra il 1436 e il 1459, ad opera di Bertolasio Moroni di Albino, ... Presenti all’interno splendidi affreschi di G.B.Tiepolo (1733), raffiguranti la vita di S.Giovanni Battista. FRANCESCO TABUSSO (1930-2012) OLIO SU TAVOLA, STUDIO PER LE TENTAZIONI / DIPINTO. Protetto sul lato verso la corte interna da una balaustra in pietra decorata con vasi scolpiti, il primo terrazzamento è caratterizzato da un parterre formale tipico dei Giardini all’Italiana. Francesco Moroni”. Inside the Scuola della Carita' there is a series of wonderful affreschi. The building underwent a process of enlargement and conversion, with work entrusted around 1550 to the architect Andrea Moroni, who was responsible for the main block of the palazzo we see today, with its monumental courtyard. L'appartamento è stato ristrutturato con gusto e tutti i confort moderni, lasciando inalterati alcuni elementi dell'epoca della costruzione come i soffitti in legno e le colonne in mattoni dell'epoca che conferiscono un fascino particolare agli ambienti. See the top reviewed local architects and building designers in Palazzo Canavese, Piedmont, Italy on Houzz. I suggestivi ambienti costituiti dalle grandi Sale di Palazzo Moroni conservano un meraviglioso ciclo di affreschi ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, realizzato dal 1649 al 1654 da Gian Giacomo Barbelli, qui coadiuvato dai quadraturisti Giovan Battista Azzola e, nella Sala della Caduta dei Giganti, da Domenico Ghislandi, padre del celebre fra’ Galgario. Il soffitto di questa sala è stato affrescato in modo che dia l'illusione ottica di avere un'altezza maggiore di quella reale. Nove sono le statue bronzee poste sulla balaustre e riportano sul basamento la scritta il motto che le rappresenta. Concessione Fondazione Museo di Palazzo Moroni, 2019. di Francesco Moroni, nato nel 1606 nel cuore di Città Alta, dove mezzo secolo prima i Moroni si erano trasferiti da Albino, luogo d’origine di questa nobile famiglia, le cui memorie risalgono al XIV secolo. La sala detta la Caduta dei Giganti ha il grande dipinto di Giove che colpisce con i fulmini i colossi. Fatti decorare dal conte Antonio Moroni intorno al 1835, questi ambienti – la parte più abitata del palazzo – mantengono l’impronta del passato conservando gli accostamenti e le scelte originarie: negli arredi scelti con gusto, nei preziosi dipinti, nelle tappezzerie, nei soprammobili di autentico antiquariato, nelle specchiere antiche, nei lampadari, nei tappeti, negli ornamenti floreali. “Palazzo Moroni è una delle migliori espressioni dell’arte Barocca a Bergamo” Lo Scalone d’Onore Il monumentale scalone è impreziosito da meravigliosi affreschi barocchi, opera del pittore di figura Gian Giacomo Barbelli e del quadraturista Giovan Battista Azzola. Gli affreschi sul soffitto raffigurano l'arcangelo Gabriele comandato da Dio a informare Goffredo della sua missione sulla Terra, e l'annunzio fatto dall'arcangelo a Goffredo. Al secondo livello si accede da una gradinata posta tra due muri di contenimento e presentano piantagioni di biancospino, rose e iris. Questi ambienti furono dipinti da Antonio Moroni nel 1835. La sala conserva i dipinti del Moroni e quella cinquecentesca del bergamasco Andrea Previtali. I dipinti proseguono sul fregio della parete con il prosieguo della storia e con la raffigurazione delle quattro figure femminili che rappresentano la Fede, la Fatica, la Bravura e la Vittoria. Architecturally, the 16th century was the key period for the Palazzo Bo. Proseguendo oltre il parterre, un vano passante precede la scalinata racchiusa tra due mura di contenimento che conduce al secondo livello, con scorci sul paesaggio circostante. ). Il palazzo non venne costruito con la facciata principale rivolta verso via Porta Dipinta. Suggeriti dal committente Francesco Moroni, i soggetti degli affreschi, sia nelle grandi Sale del piano nobile così come nell’ambiente dello Scalone, ebbero come ispiratore ed interprete il contemporaneo padre Donato Calvi, priore del vicino convento di Sant’Agostino. e, dall’altro, quello più intimo e privato: un insieme luminoso e scevro da pesantezza, grazie alla levità dei delicati stucchi veneziani sulle pareti e al seminato veneziano per la pavimentazione, introdotti nel XIX secolo per adattare gli ambienti alla moda del tempo. Disposte dalla prima alla seconda rampa di scale, fra fregi, pilastri e scorci di architettura dorica, le nove statue bronzate presentano sul basamento il motto che le contraddistingue. Find many great new & used options and get the best deals for RARE Old Book why and how does the Soldier 1889 First Edition at the best online prices at eBay! Il soffitto, affrescato in modo da conferire all’ambiente l’illusione di una maggior altezza, raffigura l’atto in cui il Padre Eterno comanda all’Arcangelo Gabriele di informare Goffredo della missione che dovrà compiere in Terra Santa; e quello in cui l’Arcangelo informa Goffredo e un gruppo di angioletti che circonda l’Onnipotente, il quale appare fiducioso di quanto le truppe cristiane si apprestano a compiere. Origami Furniture, Bergamo. Ed infine una curiosità: al pianterreno di Palazzo Moroni sono conservati alcuni affreschi “strappati” dalle pareti del demolito Palazzo Olmo. Un fregio dai colori chiaro scuri che attraversa per tutto l'ambiente, raffigura scene di differente genere. La decorazione del palazzo fu affidata al cremasco Gian Giacomo Barbelli nel 1649. Il primo terrazzamento si presenta nella forma tipica dei giardini all'italiana. Nel 1798 allo stemma venne aggiunta l'aquila imperiale dopo che il duca di Sassonia Weimar conferì il titolo di conte ad Antonio Moroni. Forgot your password? La questione fu considerata un affronto a tutta la famiglia. A very nice and interesting tour is offered by one of the people involved in the restoration, usually at the entrance (entrance is free! Come le otto statue bronzate dipinte lungo i lati del salone. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 18 nov 2020 alle 14:23. Committenti d'Età Barocca. [15] Alcuni di questi documenti risalgono al XIV secolo. Il letto è sovrastato da un baldacchino drappeggiato. Ai contemporanei può sembrare troppo “pieno” un simile ambiente, ma  colmare le pareti equivaleva a mostrare tutta la propria ricchezza e nobiltà ed anche la simbologia delle immagini rappresentava un ottimo mezzo per raggiungere tale scopo. Ciliegina sulla torta è la balconata che scorre esternamente lungo il lato verso corte e conduce agli inattesi Giardini, che costituiscono il parco privato più grande di Bergamo alta, un autentico polmone verde nel cuore della città murata, dove i terrazzamenti arrivano a lambire i muraglioni della Rocca. Negli ambienti di Palazzo Terzi affrescati all'indomani dell'impresa in Palazzo Moroni (dove lo stesso artista tornò a lavorare sui ponteggi con il suo primo maestro, il cremasco Gian Giacomo Barbello, 1650-1653), il Ghislandi sfodera un'audacia nuova e personale. Ciò che non è cambiato, è quello sguardo curioso e aperto alle più svariate sfaccettature con le quali amo indagare e “raccontare” i molteplici volti di una città capace di incantare come poche altre. L’abitazione è stata realizzata rinnovando una parte di magazzino e di fienile di un palazzo storico a Montevecchia, ... chair by sawaya e moroni. Via porta dipinta, 12, Bergamo. Barbelli, autore degli affreschi che decorano la maggior parte delle sale e dai cui soggetti le stesse prendono il nome: sala dell’Età dell’Oro, dei Giganti, dell’Apoteosi d’Ercole ed infine della Gerusalemme Liberata. Fu realizzato nell'arco di trent'anni dal 1636 al 1666 per opera di Battista della Giovanna, e non presentava esternamente, alla sua costruzione, particolari di pregio architettonico, che erano invece di pregio nella parte interna. Eccezionali sono le due console settecentesche della Sala da ballo, i cui piani sono costituiti da mosaici provenienti da Villa Adriana a Tivoli; particolarmente interessanti sono inoltre i mobili provenienti dalle botteghe illustri dei Caniana, dei Fantoni e del milanese Giuseppe Maggiolini. La massicciata è coronata da una balaustra in pietra, ornata da anfore, che delimita il primo terrazzo dei giardini, di impianto seicentesco, aperto sul parco come un autentico polmone verde che si allunga sino ai piedi del Colle di Sant’Eufemia. Da quel momento ho intrapreso un lungo e appassionante viaggio di scoperta ispirato alla mia città, sperimentando modalità espressive del tutto inedite e personali: un viaggio che, dopo una pausa di studio e di ricerca, oggi prosegue proponendo nuovi spunti, prospettive e approfondimenti. Lo Scalone conduce al mezzanino, quindi al piano nobile. A monte del sistema dei terrazzamenti si apre la vasta area del parco, che confina ad ovest con il complesso monumentale della Rocca e che è tuttora caratterizzato da esemplari arborei produttivi come i gelsi, simbolo della famiglia Moroni, i ciliegi e i fichi. In particolare vi sono conservate interessanti lettere del cardinale Giuseppe Alessandro Furietti, la cui sorella aveva sposato un appartenente della famiglia. Le sale prendono il nome dagli affreschi seicenteschi che ne decorano i soffitti. 232, 67 b/w plates, 46 col. plates, cm 21x30,5. Il matrimonio era stato sicuramente concordato e non fu certo un matrimonio d'amore. La cinquecentesca sala dei Nodari, all’interno di Palazzo Moroni, contiene affreschi di Pietro Damini e una pala di Domenico Campagnola. Una seconda saletta ha il plafone decorato sui toni dell’azzurro e del verde intenso con riquadri decorati con ornamenti di fantasia la cui leggerezza attribuisce slancio ed ariosità alle esigue dimensioni del locale. A partire dal 1600 il nome dei Moroni si legò soprattutto alla coltivazione del gelso – indispensabile per la formazione dei bozzoli dei bachi da seta – e al conseguente ruolo di primo piano assunto nella fornitura di materia prima per il ramo tessile. Questo ambiente che doveva essere di servizio, conserva un locale voltato e affrescato nel Settecento da Paolo Vincenzo Bonomini che presenta sulle pareti una balaustra con vasi e putti inseriti in un lussureggiante paesaggio. Le decorazioni come stucchi, affreschi, soffitti cassettonati, maniglie, balaustre in ghisa stampata, ecc. Gli affreschi del Barbelli nelle grandi Sale del piano nobile. [4] Lo spazio presenta i grandi affreschi inseriti nei riquadri realizzati dal quadrista Giovanni Battista Azzola, come risulta da un pagamento conservato nell'archivio di nel 1648 di L. 1048, opere di Gian Giacomo Barbelli che raffigurano allegorie e nove personaggi, come la Nobiltà, la Santità l'Antichità, la Sapienza, la Dignità, il Valore e la Fortuna che vogliono celebrare le virtù della famiglia. Palazzo Moroni si trova a Bergamo in via Porta Dipinta civico 12, conserva al suo interno una ricca collezione di oggetti nonché dipinti di Giovan Battista Moroni, Bernardino Luini, Cesare Tallone, che sono il patrimonio artistico della famiglia dei conti Moroni gestito dalla Fondazione Museo del Palazzo Moroni ricevuto come dono dal conte Antonio dopo la sua morte del 2009. 95157510165 La scalinata prosegue ornata di putti e vasi in pietra fino al terzo livello, dove vi sono sei piante di tasso potate a varie forme, e una pianta di olmo, nonché diverse piante acquatiche autoctone. Fondazione Museo di Palazzo Moroni - Via Porta Dipinta, 12 - 24129 Bergamo - C.F. Il dipinto è opera del Barbelli e le quadrature di Domenico Ghislandi dell'Apoteosi d'Ercole e infine della Gerusalemme Liberata dedicata a Torquato Tasso. La tappezzeria rosa mette in risalto la preziosità degli arredi. A destra dell'androne si accede all'ampio scolane d'onore a due rampe che accompagna al mezzanino, e al primo piano. IL MORONI FRANCESCO ROSSI Ed DEL SONCINO X. Il terzo terrazzamento è dominato da un grande esemplare di olmo ed è caratterizzato dalla presenza di sei tassi, potati in forma, e da una collezione di piante acquatiche autoctone. Torino, 2003; bound, pp. Free shipping for many products! Al momento della sua costruzione infatti, la vista sulla città bassa era ostacolata dal dirimpettaio Palazzo Marenzi, acquistato dai Moroni nel 1878 per poi essere demolito, creando l’ampia panoramica sulla pianura. A destra e sinistra della scalinata si trovano due bordi misti di erbacee perenni. Per questo la facciata si presenta in forma molto sobria, e con il portale asimmetrico, questo perché a causa de palazzo Marenzi che ne precludeva una giusta visualità. ... è in netto contrasto con l’impronta barocca data agli interni dagli affreschi di Barbelli che decora il suggestivo scalone e le sale maggiori della dimora, complete di arredi e opere d’arte che testimoniano l’amore per il collezionismo della famiglia Moroni. [10] La sala dell’Età dell'Oro detta anche sala delle stagioni presenta sul soffitto l'affresco raffigurante Saturno circondato da quattro personaggi che rappresentano: Pace, Abbondanza, Semplicità e Allegrezza. Sono composti da quattro generose terrazze di impianto seicentesco – impostate lungo la forte pendenza del colle di Sant’Eufemia -, e da un’area vasta, detta “ortaglia”, in parte terrazzata, frutto di annessioni ottocentesche e destinata a colture produttive. Questi realizzò gli affreschi seguendo le indicazioni del committente e del priore del convento di Sant'Agostino Donato Calvi come risulta dal suo scritto del 1655 Le Misteriose pitture di palazzo Moroni spiegate dall'anziono Accademico Donato Calvi vice Principe dell'Accademia degli Eccitati.[6]. The episcopal seat was transferred from Vicohabentia (Voghenza) to the newly founded Ferrara in 657. Umberto Allemandi. Goria, Carla. [4] I Moroni si trasferirono poi a Bergamo nella parte alta della città in un palazzo di via Torre del Gombito. (2) Cfr. Molto ricca è la collezione di ceramiche, che raccoglie oggetti realizzati da alcune tra le principali manifatture europee attive tra Sette e Ottocento, tra cui Meissen, Wedgwood, Sèvres e Capodimonte, e opere provenienti dal lontano Oriente, unico custode per secoli del segreto della porcellana. Vi è poi una fascia intermedia in chiaroscuro decorata con figure e scene di vario genere. ORIGAMI FURNITURE - Italian company specialized in innovative cardboard furniture, interior design and exhibition stand. Palazzo Moroni si trova a Bergamo in via Porta Dipinta civico 12, conserva al suo interno una ricca collezione di oggetti nonché dipinti di Giovan Battista Moroni, Bernardino Luini, Cesare Tallone, che sono il patrimonio artistico della famiglia dei conti Moroni[1] gestito dalla Fondazione Museo del Palazzo Moroni ricevuto come dono dal conte Antonio dopo la sua morte del 2009. Il muro è terminante con la balaustra in pietra ornata di anfore che delimita il grande parco del palazzo che si estende fino al colle di Sant'Eufemia. L'albero del gelso compare nel blasone della famiglia. Del Giampietrino una Maddalena penitente e del Previtali Ritratto di famiglia raffigurante Giovannino di Bertolino Casotti abitante palazzo Cassotti in via Pignolo. Particolarmente raffinato è un piccolo ambiente voltato a botte e interamente affrescato, sulle cui pareti è raffigurata un’illusionistica balconata, decorata da putti e vasi di fiori, affacciata su un verdeggiante paesaggio. Un’affascinante storia d’amore, ma anche di riscatto: come Psiche riesce ad ottenere dopo una serie di prove l’immortalità, così i Moroni celebrano la propria ascesa sociale, raggiunta con fatica grazie alle numerose abilità e alla forte determinazione. $14.28 + shipping . ... lezioni che il marchese teneva gratuitamente presso il suo palazzo dove il De Sanctis avrà modo di conoscere il Leopardi e dove avviene la sua vera formazione. I campi obbligatori sono contrassegnati *. Il ciclo d’incontri culturali e visite guidate Pomeriggi d’Arte 2019-2020 sarà un percorso che andrà a toccare monumenti pubblici e privati, più o meno conosciuti della città, che sono o sono stati collegati al concetto di Potere nella sua accezione più ampia: politico, culturale, intellettuale, sociale… L'appartamento è stato ristrutturato con gusto e tutti i confort moderni, lasciando inalterati alcuni elementi dell'epoca della costruzione come i soffitti in legno e le colonne in mattoni dell'epoca che conferiscono un fascino particolare agli ambienti. Quattro sono figure di donna e rappresentano la Fede, la Bravura, la Fatica e la Vittoria. Presentano bassorilievi eseguiti con la tecnica del trompe-l'œil, e dipinti dai colori più intensi che portano a ambienti esotici come il salottino cinese o la sala turca, e la sala rosa. Il disegno plastico dei grandi corpi che cadono e l’insieme della composizione regalano un effetto suggestivo, tanto da accentuare l’azione di gravità terrestre e dare l’impressione di un autentico precipitare. Degna di nota è la quadreria costituita da un nucleo significativo di dipinti del Rinascimento lombardo, tra cui spiccano tre ritratti di Giovan Battista Moroni (1523-1578): il Cavaliere in rosa, celebre capolavoro dell’artista, il raffinato Ritratto di Isotta Brembati e il Ritratto di donna anziana seduta, opera più matura di grande intensità. Amelio micheli ha recentemente ultimato il restauro degli affreschi di Giangiacomo Barbello sec. Un vero capolavoro di finzione prospettica, che dona allo spazio luminosità e atmosfera. Sulle pareti, nove figure allegoriche rappresentano le qualità di questa famiglia, degna di essere ricordata nei secoli: l’Antichità, la Nobiltà, la Santità, il Valore, la Fortuna, la Ricchezza, la Dignità, l’Onore e la Sapienza: tutte inserite in riquadri dipinti da Giovan Battista Azzola. Le sale conservano anche ceramiche provenienti da Capodiponte, Meissen, Wedgwood e Sèvres. Il settore privato del Palazzo: le sale ottocentesche. Nelle sale ottocentesche, che costituivano la residenza privata della famiglia, affreschi dai colori delicati riproducono sapientemente bassorilievi con la tecnica del trompe l’oeil, mentre colori sgargianti e soggetti fantasiosi ricostruiscono mondi classici o l’illusione di paesaggi esotici, come nella Sala Turca o nel Salottino Cinese. Le altre hanno un aspetto virile e sono dedicate al Consiglio, allo Zelo, al Disprezzo ed al Giubilo. Le fortune di Francesco, il matrimonio con Lucrezia Roncalli da Chignolo nel 1631 e i numerosi figli che ne seguirono, lo indussero alla costruzione del Palazzo sul terreno di “Porta Penta”, l’attuale Porta Dipinta, vendutogli dalla famiglia dei conti Pesenti, poi estinta. Una seconda saletta ha il plafone decorato sui toni dell’azzurro e del verde intenso con riquadri decorati con ornamenti di fantasia la cui leggerezza attribuisce slancio ed ariosità alle esigue dimensioni del locale. This is really a little hidden jewel, which unfortunately too few people are aware of! Il grande portone d'ingresso conduce a un cortile interno perfettamente prospettico dove è presente nel centro del grande muro in bugnato, in una nicchia la statua di Nettuno, il tutto opera seicentesca di Lorenzo Redi. Il palazzo edificato dagli stessi Moroni tra il 1636 ed il 1666 presenta un fronte assai esteso e sobrio, in netto contrasto con l’impronta barocca data da G.G. How it works: During the live streaming, every recording is enriched with comprehensive subtitles, with benefits for hearing impaired people.Click on “ON DEMAND”, select the preferred recording and click on the “play” button to start the playback. (Archivi di Storia dell'Arte). infoaffreschi.com. Sotto di essi vi sono le relative storie, mentre per le pareti, l’Azzola ha usato la medesima tecnica mostrata al Palazzo Terzi, con colori ricorrenti nelle varie rappresentazioni che abbiano un nesso logico. Il palazzo conserva opere di pregio, non solo quadri ma anche arredi, sculture, suppellettili, nonché una ricca documentazione cartacea che racconta la storia della famiglia e del palazzo, conservata in faldoni nel primo piano del fabbricato, che sono anche testimonianza della storia cittadina. La proprietà prosegue con il grande parco dove sono coltivate piante di gelso, di ciliegio.[13]. XiX, in Palazzo Moroni a Bergamo Porfolio Alcuni dei lavori eseguiti da Amelio Micheli Commento document.getElementById("comment").setAttribute( "id", "ad26677cee37998b3f851bf463eccce0" );document.getElementById("g580bdbc3e").setAttribute( "id", "comment" ); Bergamo da scoprire rappresenta l’evoluzione del mio primo blog, Creative Family, una grande pagina bianca, tutta da scrivere e colorare, attraverso la quale nell’aprile del 2010 muovevo i primi passi nel variegato mondo del blogging. Questo dipinto, molto plastico, colpisce l'osservatore dandogli la sensazione di reale caduta dall'alto dei colossi attratti dalla forza gravitazionale della Terra. Palazzo Moroni dove effettueremo la visita guidata. I Moroni furono un'importante famiglia di Albino arricchitasi nel Quattrocento grazie alla capacità sia militare sia ingegneristica di alcuni suoi personaggi[3] e dal Seicento con la coltivazione del gelso, e l'allevamento del baco da seta, indispensabili per la produzione tessile del territorio. Nel 1599 la salma della martire protocristiana Cecilia venne riportata alla luce durante i restauri della basilica a lei dedicata nel rione Trastevere a Roma. Insert your email/login here and receive it at the given email address. Nella Sala dell’Età dell’Oro (o Sala delle Stagioni), si nota subito l’imponenza di Saturno circondato da putti al centro del plafone, mentre nelle aperture della quadratura, sotto forma di personaggi femminili seduti su basamenti, quattro illustrazioni simboleggiano l’Allegrezza, la Semplicità, l’Abbondanza e la Pace, doti suggerite dai committenti. Più semplice, dal punto di vista cromatico, la camera da letto con plafone a volta affrescato da una serie di motivi a chiaroscuro ripetuti nella fascia perimetrale sottostante, che si alterna alla tappezzeria damascata grigio-perla.