Si distinguono 4 parti: L'Appennino meridionale è limitato a nord dalla linea Ancona-Anzio, sistema trascorrente a direzione NNE-SSW, a sud invece continua sino ai rilievi della Sicilia settentrionale. Le Unità Sicilidi: Non hanno tracce documentate di crosta oceanica ma si ritiene si siano deposte in un dominio contiguo a quello precedente, forse su crosta transizionale a quella continentle. Questa relazione stratigrafica dimostra che esse si sono deposte in bacini di avanfossa il cui substrato era rappresentato dalle successioni mesozoiche deformate e parzialmente erose (da qui la discordanza angolare basale) ma sono state poi coinvolte nelle fasi finali della deformazione compressiva. L'Appennino lucano si distende ad arco dalla sella di Conza al passo dello Scalone - 744 metri. Attenzione al fatto che in molti schemi sintetici la parte Cretaceo Superiore-Paleogenico viene distinta perchè ritenuta scollata tettonicamente. e s. m. [der. Sono interpretate come successioni di "mare basso", deposte cioè in ambienti di piattaforma carbonatica oceanica isolata o pericontinentale. l’Appennino tosco-emiliano, l’Appennino umbro-marchigiano e, più a sud, i Monti Reatini e i Monti Sabini. La geologia dell’Italia Meridionale è caratterizzata da tre principali domini a sud-ovest è localizzata la Catena Appenninica, costituita da una complessa associazione di unità tettoniche; ad est si riconosce l’area di avanfossa (Fossa bradanica), depressione colmata da sedimenti argilloso-sabbioso-conglomeratici, mentre la porzione più orientale è costituita dai carbonati della Piattaforma Apula, che … Quelle qui riportate sono le denominazioni  formazionali più accettate ed utilizzate nelle carte geologiche 1:50.000 del progetto CARG (quelli schermati in grigio rappresentano flysch concordanti riportati nele colonne stratigrafiche precedenti). È costituito da due catene di monti che corrono parallele in direzione nord-ovest sud-est formando un altopiano aspro e scosceso, e segna il confine tra Molise e Campania. Queste usavano come criterio distintivo alcuni caratteri stratigrafici (presenza o assenza della lacuna con bauxiti, età della prima sedimentazione terrigena), non sempre in presenza di evidenze tettoniche di prim'ordine. Sezione Catena Alpina … Metodi di indagine del sottosuolo, diretti (perforazioni) e indiretti (prospezioni geofisiche). L'Italia, ufficialmente Repubblica Italiana, è una repubblica parlamentare situata nell'Europa meridionale, con una popolazione di 60,5 milioni di abitanti e Roma come capitale. consultazione on-line della cartografia tematica, della documentazione relativa alle banche dati territoriali curate e aggiornate dal Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli Se si considera una qualsiasi sezione E-W dell'Appennino dal Tirreno all'Adriatico e si procede ad una retrodeformazione delle Unità Tettoniche mesozoiche, si ottiene una ricostruzione paleogeografica bidimensionale dei domini di sedimentazione. Altri nomi derivano dalla esistenza di successioni carbonatiche che presentano, per l'intero Mesozoico, formazioni con caratteri di facies di margine e scarpata carbonatica. Le successioni dei primi 4 gruppi sono stati dislocati progressivamente verso est e costituiscono oggi la struttura portante profonda della catena a pieghe e faglie (fold and thrust belt) Appenninica. L'analisi stratigrafica di dettaglio e le correlazioni regionali consentono di ricostruire 5 tipi fondamentali di successioni stratigrafiche la cui distribuzione geografica può essere rappresentata in una Carta Tettonica di sintesi. I caratteri sedimentologici indicano un dominio di sedimentazione analogo a quello delle attuali piane batiali oceaniche e dei loro margini prossimi alle scarpate continentali. - Con l'inizio dela collisione si forma una flessura nella placca in subduzione con creazione di un avanfossa nella quale si sedimentano  le successioni di tipo flysch. Si estende dalla Bocca di Forlì e dalla valle del fiume Sangro fino all'Aspromonte interessando l'Italia meridionale e nello specifico i territori regionali di Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria trovando la sua continuazione ideale nelle catene montuose della fascia tirrenica in Sicilia. L'Appennino sannita va dalla Bocca di Forlì fra le province di L'Aquila e di Isernia fino alla valle del fiume Calore. Comprendono due grandi gruppi di Unità Tettoniche: Le Unità Liguridi: Sono caratterizzate dalla presenza, al di sotto delle successioni sedimentarie, di frammenti della litosfera oceanica (basalti a pillow, gabbri e serpentiniti). Corrospondono a una parte di quelle tradizionalmente note come "Flysch Miocenici" o come Flysch Irpini. Progetto di Piano di Gestione Acque Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale Settembre 2009 PIANO DI GESTIONE (Direttiva Comunitaria 2000/60/CE, D.Lvo. Si rende noto che, il Segretario Generale dell'Autorità di bacino ha adottato con Decreto n. 540 del 13/10/2020 le Misure di Salvaguardia sulle aree indicate nelle “proposte di aggiornamento” dei Piani Stralcio di Assetto Idrogeologico Rischio idraulico, vigenti nel Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale.. Viti M. et alii 2006. fig. Meridionale, esteso tra il Passo di Vinchiaturo e lo . I calcari sono sostituiti da dolomie nella parte bassa delle successioni, particolarmente nel Carnico e Norico. Tutte queste successioni venivano considerate come parte di un'unica Unità Tettono-Stratigrafica chiamata "Flysch del Cilento" o "Unità Liguridi". Le parti più alte delle successioni, di età Oligo-miocenica, comprendono successioni arenacee torbiditiche con classici caratteri di flysch. Evoluzione paleogeografica dei continenti ... Appennino Meridionale (Doglioni, 1991) Sezione Tirreno-Arco Calabro-Mar Ionio (Doglioni, 1991) Evoluzione Catena Appenninica. 2 STRATIGRAFIA DELL’APPENNINO SETTENTRIONALE Periodo Paleozoico – Trias (dorsale arcuata Apuane – Monte Pisano – Iano (Volterra) – Montagnola Senese – Monticiano – Roccastrada e nei nuclei sparsi. Sono poi  intercalate formazioni calcaree e calcareo-argillose, generalmente molto scure, con patine di ossidazione di manganese e di ferro e noduli di pirite, e calcareniti risedimentate. La successione Miocenica, in paraconcordanza sulle precedenti, evolve rapidamente da calcare di mare basso, a emipelagiti marnose, a torbiditi silico-clastiche ("flysch concordante). Un gruppo secondario dell'Appennino sannita è costituito dai Monti dei Frentani (Monte Castelfraiano 1415 m) che si estendono dalla valle del Sangro fino al Fiume Biferno attraverso l'Abruzzo ed il Molise, sono costituiti da sistemi di rilievi che digradano con alte colline verso l'Adriatico. Esistono molte denominazioni locali per queste formazioni a causa delle difficoltà di correlazione regionale a loro volta dovute alle somiglianze litologiche e alla difficile biozonazione. Il nome deriva dalle analoghe successioni presenti in Sicilia e in Emilia Romagna, indicate spesso anche come Argille Scagliose. Si faccia attenzione al plurale di Unità Tettoniche. L'interpretazione bi-dimensionale proposta va inquadrata nelle ricostruzioni a grande scala del sistema Alpi-Appennino e a quello dei bacini oceanici mediterranei (Ionio, Baleari, Tirreno). Si estende dalla Bocca di Forlì e dalla valle del fiume Sangro fino all'Aspromonte interessando l'Italia meridionale e nello specifico i territori regionali di Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria trovando la sua continuazione ideale nelle catene montuose della fascia tirrenica in Sicilia. Nuovo!! Quello che accomuna le singole unità tettonche di ciascun insieme è il fatto di essere costituite dalle stesse formazioni (con minime variazioni), quindi di essersi formate nello stesso bacino sedimentario. The southern Apennine is the segment of the circum-Mediter- Abbastanza rare sono le biocostruzioni, generalmente limitate al Triassico Superiore. In alcuni lavori sono indicati come "flysch discordanti" o del "secondo ciclo" (per distinguerli da quelli concordanti o del primo ciclo visti nelle unità precedenti). Sono esclusi quindi studi o ricerche di dettaglio su aree geografiche limitate geograficamente, anche se appartenenti all’Appennino meridionale. Sulla base della genesi delle rispettive successioni sedimentarie questi 5 insiemi possono essere così denominati: 1 – Unità Tettoniche di derivazione oceanica, 2 – Unità Tettoniche di Piattaforma Carbonatica, 5 – Successioni sedimentarie discordanti del Pliocene e Pleistocene e vulcaniti pleistoceniche, 2 Unità Tettoniche della Piattaforma Appenninica. sedimentaria, geologia regionale, Appennino meridionale. L'Appennino meridionale è una suddivisione della catena degli Appennini, posto a sud dell'Appennino centrale, nella parte peninsulare che copre l'Italia meridionale. Le Formazioni di Pollica e San Mauro, affioranti nel Cilento, poggiano in discordanza sui terreni meta-sedimentari del Complesso Nord-Calabrese di derivazione oceanica. Inoltre, sarà spiegato per grossi capi la classificazione delle rocce e i principali fossili e minerali riconoscibili ad … L'Appennino meridionale è una suddivisione della catena degli Appennini, posto a sud dell'Appennino centrale, nella parte peninsulare che copre l'Italia meridionale. Per questo motivo i primi 4 insiemi sono stati indicati nel passato come Unità Stratigrafico –Strutturali, cioà da insiemi di formazioni aventi una comune e distinta storia stratigrafica e tettonica. ABSTRACT Main kinematic units map of the southern Apennines. Geologia e Litologia 2010-2011 Evoluzione del sistema Alpi – Pianura Padana - Appennino. ma non rappresentano in genere bacini sedimentari distinti. Quasi tutto il territorio calabrese appartiene al dominio geologico chiamato Arco Calabro Peloritano. In superficie invece è attiva una tettonica estesnionale, con faglie normali sia a basso angolo che ad alto angolo, che porta alla progressiva esumazione tettonica dell'edifico. - L'area della Piattaforma Apula, di mare basso persistente, - L'area del Bacino di Lagonegro, area profonda a partire dal Carnico e impostata probabilmente su crosta continentale assottigliata, - L'area dela Piattaforma Appeninica, di mare basso persistente. Da osservare che nel passato si estendeva la denominazione di flysch anche alle porzioni puramente argilose di queste unità, che in realtà sono da intendersi come sedimenti emipelagici di ambiente batiale. Comprendono, per la parte Mesozoica, alcune caratterisitche formazioni argillose, note come Argille Varicolori (o Variegate), rosse e verdastre. Mostra di più » Italia. Idrogeologia: il ciclo dell’acqua; tipi di falde; permeabilità; classificazione delle sorgenti. Queste successioni straterellate si presentano spesso in assetti strutturali di controversa interpretazione (tettonica contrazionale e/o estensionale?) Sono generalmente intensamente deformate alla mesoscala e in alcuni casi presentano metamorfismo da subduzione (HT-LP nell'Unità del Frido). I dati geologici vanno in questo contesto armonizzati con quelli foriti dal paleomagnetismo, dalla tomografia sismica e da altri dati geofisici. 7.1). Geologia regionale dell'Appennino meridionale. Sono presenti soprattutto in Lucania e Cilento. Fino agli anni '80 erano invece ritenute in continuità di sedimentazione con il loro substrato (che nel Cilento veniva denominato Formazione di Ascea). Alcune di queste denominazioni sono da ricondurre alle diverse interpretazioni Stratigrafico-Strutturali che si sono succedute nel passato. di ladino1]. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 10 nov 2020 alle 19:44. L'Appennino meridionale si differenzia dal centrale perché il parallelismo delle catene ed il «motivo» orografico della disposizione a quinte scompaiono; mancano lunghe zone corrugate e predominano invece, zolle isolate, separate da aree depresse riempite da depositi recenti; queste zolle, sono state riunite in un unico complesso soltanto dal sollevamento postpliocenico. Lungo il versante adriatico si estendono invece i Monti della Daunia con il Monte Cornacchia (1151 m), il Monte Saraceno (1145 m) e il Monte Crispignano (1105 m) formati da cime tondeggianti incise dai fiumi Fortore, Celone e Cervaro. L'Appennino meridionale può essere scomposto in quattro parti: Appennino sannita, Appennino campano, Appennino lucano e Appennino calabro. Il confine Calabro-Lucano è secondo molti Autori un’area di particolare interesse per la geologia dell’Italia meridionale, in quanto rappresenta la fascia di raccordo tra i domini calcarei dell’Appennino meridionale e le coltri cristallino – metamorfiche - sedimentarie dell’Arco Calabro-Peloritano (Schiattarella, 1996). Nei 4 settori distinti (Campania - Lucania e Lazio – Abruzzi che formano gli Appennini meridionali, Umbria – Marche – gli Appennini centrali e Liguria – Toscana, che formano gli Appennini settentrionali) affiorano diverse unità stratigrafico-strutturali (fig. Le successioni stratigrafiche del gruppo 5 costituiscono una copertura più superficiale, cioè meno spessa (anche se in alcune depressioni tettoniche possono avere spessori di migliaia di metri), costituite da terreni clastici continentali o vulcanici che hanno la caratteristica di essere poco o niente interessati dalla tettonica contrazionale che ha generato il fold and thrust belt. COMUNICATO. La catena ed il suo prolungamento sommerso occidentale e settentrionale si estendono dal blocco sardo attraverso la … L'enorme complessità del sistema mediterraneo consente grandi gradi di libertà che si riflettono nella enorme varietà delle ricostruzioni proposte. L'Appennino calabro va dal Passo dello Scalone allo Stretto di Messina. La sedimentazione è abbastanza continua dal Carnico al Cretaceo Superiore, con una importante lacuna pre-Turoniana con sviluppo di bauxiti. Il territorio di appartenenza al Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale si sviluppa per una superficie complessiva di 68.200 Kmq, include interamente i territori delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, quasi interamente il territorio della regione Molise e parte del territorio della regione Lazio e dell’Abruzzo. BUDETTA P., CALCATERRA D., CORNIELLO A., DE RISO R., DUCCID. Un’attività seminariale (circa 1 ora), condotta da un Docente dell'Università, è prevista per illustrare la geologia dell’Appennino meridionale e la sua geometria in profondità. Le rocce di origine sedimentaria sono presenti in gran parte della Sicilia e diffuse in particolare nella parte settentrionale dell’Isola (Monti di Trapani e P… Le dorsali che costituiscono l’Appennino settentrionale hanno la generale direzione NO-SE che caratterizza l’intero Appennino e solo nel settore meridionale acquistano una direzione Attenzione che in alcune carte geologiche vengono attribuite alle formazioni sicilidi più classiche (le Argille Varicolori o Variegate) molti affioramenti che per la maggioranza degli autori fanno parte della Formazione del Flysch Rosso delle Unità Lagonegresi, con conseguenti divergenze di interpretazioni della struttura tettonica. Catena Alpina. ladiniano agg. centrale: L'Appennino centro-meridionale, a SE della linea tettonica Ancona-Anzio è strutturato nei seguenti ambiti geologici principali: Categoria:Stazioni e comprensori sciistici del Molise, Categoria:Stazioni e comprensori sciistici della Campania, Categoria:Stazioni e comprensori sciistici della Basilicata, Categoria:Stazioni e comprensori sciistici della Calabria, Categoria:Stazioni e comprensori sciistici della Sicilia, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Appennino_meridionale&oldid=116569540#Geologia, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, Partendo da nord – e prima del gruppo dei monti Santa Croce (1407 m), Pierno, Caruso, costa Squadra, da una parte, e Pennone, Marzano e Paratiello (1445 m), dall'altra – s'innalza solitario il, A sud, sud-ovest rispetto alla città di Potenza s'innalza l'articolato sistema montuoso dei, A ovest della catena della Maddalena, separato dall'altopiano del, Monte Coppola di Paola - 1919 m (Pollino), Monte Sant'Angelo a Tre Pizzi 1444 m (Lattari). Explanatory notes. Delimitato dai fiumi Sele a ovest, Ofanto a nord, Bradano a est, dal Golfo di Taranto a sud-est, dal mar Tirreno a sud ovest e dalla piana di Sibari a sud, è articolato in catene montuose, altopiani e massicci (più o meno isolati) raggruppabili in sei grandi aree. Talvolta in letteratura è presente anche il termine, quasi sinonimo, di successioni di piggy-back. 3 – Appennino meridionale: Inteso come il tratto della catena appenninica che attraversa la Campania, la Lucania e la Calabria, dalla valle del Garigliano allo stretto di Messina, potrebbe essere suddiviso in più province geologiche. ...Leggi Tutto 6.1 – 6.2). - nel Trias Medio-Superiore (Ladinico-Carnico) una formazione clastico-carbonatica di mare basso con arenarie e sititi con strutture da corrente e biocostruzioni carbonatiche ad alghe e spugne calcaree), - nel Trias Superiore (Carnico, Norico Retico)  una fromazione emi-pelagica di calcari micritici con noduli di selce, - nel Giurassico e Cretaceo inferiore formazioni pelagiche silicee ed emipelagiche argillitiche con risedimenti profondi, - nel Cretaceo Superiore –Paleogene delle peliti rosse pelagiche con risedimenti carbonatici, - nel Miocene una evoluzione a caratteri di torbiditi silico-clastiche, con un caratteristico evento di sedimentazione quarzarenitica nel Langhiano (Flysch Numidico). Il territorio di appartenenza al Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale si sviluppa per una superficie complessiva di 68.200 Kmq, include interamente le regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, parte del Lazio e dell’Abruzzo e comprende ampi settori della catena Roccamonfina. Di particolare interesse è la storia delle interpretazioni del cosiddetto Flysch del Cilento. Le Unità di Derivazione Oceanica sono costituite da successioni nelle quali predominano i sedimenti terrigeni fini con facies di bacino profondo (argilliti e marne rosse e verdi, spesso manganesifere, argilliti nere) e risedimenti profondi (calcareniti e calcilutiti spesso silicizzate). 152/06, L. 13/09) Rapporto Ambientale Progetto di Piano di Gestione Acque Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale & SANTO A. Appunti di Geologia dell'Appennino Meridionale con riferimenti ai "rischi" ed alle risorse del territorio Istituto di Geologia Applicata Facolth di Ingegneria - Universita di Napoli Federico tt … La Sicilia è un'isola contraddistinta da una straordinaria “geodiversità”, con una complessa storia geologica che si rispecchia nella grande varietà di rocce - sedimentarie, magmatiche e metamorfiche - che qui affiorano e la cui genesi abbraccia un intervallo temporale che va dal Paleozoico fino al Pleistocene, una storia quindi di circa 300 milioni di anni. Queste successioni costituiscono spesso anche delle unità tettoniche indipendenti (cioè delimitate da superfici di sovrascorrimento). A esso si agganciano altri gruppi minori come quello del Monte Mutria (1822 m) e del Monte Calvello (1018 m) dalla parte orientale, ed i Monti Trebulani ed altre catene minori che degradano verso il Volturno da Venafro a Benevento, dalla parte occidentale. Questa tendenza è da considerare una persistenza dell'approccio geologico classico influenzato dal modello delle Geosinclinali. Tutto l'insieme è a sua volta accavallato su un substrato costituito dalla Piattaforma Apula sepolta, cioè dall'equivalente laterale delle successioni carbonatiche delle Murge e del Gargano che si sono flesse verso il basso per effetto del peso delle falde dell'Appennino. Appennino umbro-marchigiano. Archivio Apve ... mentre a sud prosegue con l’Appennino meridionale. L'Appennino Campano – Lucano è costituito da numerose formazioni geologiche di natura sedimentaria e vulcanica e, in maniera di gran lunga minore, metamorfiche. 5 attività sismica e moti relativi delle zolle nel Med. Questo ricostruzione rappresenta solo una prima approssimazione, generalmente accettata dalla maggioranza degli Autori. È costituito da gruppi montuosi di natura granitica solcati da ampie valli. L'altipiano carsico del Matese, culminante nel Monte Miletto (2050 m), situato sul confine tra le province di Campobasso, Isernia e Caserta tra il Molise e la Campania, è il gruppo montuoso più caratteristico di questa sezione dell'Appennino. 19°). : Appennino meridionale e … Oggi è in ogni caso generalmente accettato che nelle linee generali il sistema orogenico Apenninico meridionale sia il frutto della seguente evoluzione geodinamica: - Stadio della subduzione oceanica, durante la quale le unità deposte su crosta oceanica, e parte della crosta stessa, vengono accavallate a formare un prisma di accrezione oceanico. Gli elaborati del PAI, strumento di pianificazione territoriale di ordine sovracomunale, Nell’Appennino meridionale predominano grandi sovrascorrimenti verso nord-est, in Sicilia verso sud. Le frane: classificazione e meccanismi di innesco. Localmente sono presenti facies di laguna o bacino anossico intrapiattaforma, costituite da calcari e dolomie straterellati e laminati scuri spesso ittiolitiferi. – In geologia, piano superiore del triassico medio a facies alpina, rappresentato [...] vulcaniche, in Lombardia dalla dolomia (detta metallifera perché contiene giacimenti di blenda, galena, ecc. - Negli stadi finali della collisione in profondità la piattaforma Apula viene interessata da un raccorciamento con locali sovrascorrimenti. A partire dagli anni '80 si è invece documentata la disordanza angolare, il salto di grado metamorfico e l'ampia lacuna stratigrafica tra substrato e successioni sovrastanti, che ha condotto alla interpretazione stratigrafica riportata a sinistra. Le Unità di thrust-top comprendono quelle formazioni silicoclastiche di età Miocenica e Pliocenica che riposano in discordanza angolare su tutte le precedenti ma che sono interessate anche da fasi deformative di tipo compressivo. In altri casi invece sono state attribuite a specifiche unità "stratigrafico-strutturali" alcune successioni con caratteri di bacino intrapiattaforma carbonatico anossico (generalmente di età limitata al Triassico e Giurassico). You need JavaScript enabled to view it. prospettive geotermiche dell' irpinia centrale (appennino meridionale): studio geologico-strutturale e geochimico other title perspective geothermique d'irpinia du centre (appennins sud): etude geologico-structurale et geochimique (fr) La parte finale del Cretaceo è in genere mancante per una importante lacuna fino al Miocene (anche se in Cilento è presente il Paleocene). ln questo modo si giunge ad uno schema generale secondo il quale da Est verso Ovest erano presenti nel corso del Giurassico, Cretaceo e Paleogene i seguenti bacini sedimentari: In questo schema paleogeografico è stata aggiunta (non in scala!) anche il tipo di crosta (continentale più o meno assottigliata a E e oceanica a W) ed il mantello.