Nel momento in cui fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Gesù è stato accolto in maniera trionfante, acclamato come un re; ha trasmesso il comandamento dell’amore; durante la cena per festeggiare la Pasqua ha rivelato il valore del servizio con la lavanda dei piedi, ha garantito la sua presenza reale spezzando il pane e versando il vino; è stato arrestato; ha sopportato tradimenti e rinnegamenti; processato, ingiuriato, torturato, condannato a morte, trafitto su una croce, sepolto…Tutto è finito: sogni, idee, bisogni, certezze, amicizie, progetti, speranze e illusioni tessuti pazientemente durante l’arco di tre anni di sequela fedele a attenta. Suor Luigia racconta ai bambini di due discepoli che presero la strada per Emmaus pensando in cuor loro che non ci fosse più niente da aspettare. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Quindi il gesto di «spezzare il pane» indica un’azione di Gesù che, dalla cena avanti la passione, si estende ben oltre, sia prima che dopo quella sera, tanto da coinvolgere anche i due discepoli di Emmaus. Luca parla spesso di Gesù come “colui che fa cammino”, cioè è in cammino. La loro decisione è di abbandonare e scordare la vicenda di Gesù, per dirigersi verso il definitivo ritorno alla realtà precedente, al quotidiano di ogni giorno. Emmaus… Gesù, però, sparisce. Sulla via Gesù venne loro incontro. Lc.24,13-35. Essi stavano parlando di Gesù, morente in croce e tre giorni dopo risuscitato. L’evento della passione e morte di Gesù aveva sconvolto tutti, a cominciare da chi l’aveva seguito, ma la Sua resurrezione era la Notizia stupenda, inattesa del giorno… come dovrebbe essere per il credente, pensando che ci attende un giorno la nostra resurrezione. Emmaus assicura tutti che, quando ascoltano la Scrittura nella liturgia della Parola e partecipano allo spezzare del pane nella liturgia eucaristica, sono realmente incontrati da Cristo e ritrovano fede e speranza. L’iniziativa dell’incontro, dicevo, parte da Gesù. Dimensioni: 141 x 175 cm. 13 Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, 14 e conversavano di tutto quello che era accaduto. Al tempo dei Vangeli: Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Emmaus (Greco della koiné: Ἐμμαούς, letto Emmaus; ebraico חמת letto Hammat, significa "primavera temperata", in arabo: عِمواس Imwas) era un'antica città della Palestina, situata a 11 chilometri (ipotizzando 185 metri * 60 stadi), da Gerusalemme.. Nel racconto di Luca, uno dei due discepoli si chiama Cleofa (Κλεοπᾶς), a volte reso anche con Cleopa E’ a quel punto che Gesù prende l’iniziativa e chiede loro: “Che sono questi discorsi che state facendo tra voi durante il cammino?” 13 Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, 14 e conversavano di tutto quello che era accaduto. Gesù gliele spiega, spiega il mistero dell’uomo, della storia, degli avvenimenti, delle vicende ed ecco che il loro cuore arde: “Non ci ardeva forse il cuore nel petto…quando ci spiegava le Scritture?”. Il fuoco che brucia produce scuotimento, sconvolgimento interno, emozione forte, inquietudine e tormento; è l’esperienza che nasce dall’ascolto vero della Parola di Dio. Due dei discepoli di Gesù stavano andando verso un villaggio di nome Emmaus che dista da Gerusalemme circa 11 chilometri (60 stadi). Luca 24:13-53: I discepoli di Emmaus 13 Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, 14 e conversavano di tutto quello che era accaduto. Da dove vieni? Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; nonostante tutto sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. A causa della ferita che è forte nell’animo, anzi è talmente bruciante che li rode dentro, e avvertono la sensazione di essere stati ingannati, tanto che avvertono la necessità di sfogarsi. Il testo non chiarisce l'identità dei due discepoli. La crisi della croce sembra aver seppellito ogni speranza. Solo il Risorto ne è l’interprete adeguato. Quando invece, nel nostro cammino di ricerca faticosa, apriamo gli occhi, per la grazia del Signore Risorto, è in quel momento che scopriamo con stupore e con gioia che Dio ci ama, ci è amico, ci è Padre, che Gesù ci è fratello, che la fede è la chiave della vita veramente umana. I discepoli di Emmaus Caravaggio - Cena in Emmaus "Se fosse necessario dare tutto il Vangelo per una sola scena, in cui esso sia interamente riassunto, non esiterei a designare i discepoli di Emmaus. La vita umana è un dinamismo, va avanti, è protesa verso una direzione e Dio viene incontro all’uomo per accompagnarlo e per camminare con lui. Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». In entrambe le raffigurazioni, i discepoli sono stupiti ma non terrorizzati. E rappresenta anche il cammino ideale per ogni credente, proprio perché chi segue Gesù è una persona che ha fatto una scelta radicale, ben ponderata. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. L’apertura degli occhi: siamo in opposizione al tema della chiusura degli occhi: “i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo”, cioè erano come accecati. Non bastano voci di donne per farla rinascere. Scuola dell’infanzia – I discepoli di Emmaus. Il cammino: l’esperienza dell’itineranza, dell’andare verso un luogo. Noi umani, immersi nell’ordinaria quotidianità, non vediamo le meraviglie dell’amore di Dio che ci circondano, non sappiamo leggere la Scrittura nella maniera giusta, temiamo che il Dio di Gesù, di cui sentiamo parlare, ci impedisca di essere felice, di vivere come intendiamo vivere limitandoci la libertà. Allora fu come se si aprisse un sipario, lo riconobbero. In quello stesso giorno, quello della scoperta della tomba vuota, la domenica della resurrezione, due discepoli delusi e tristi, si mettono in cammino verso Emmaus, un villaggio distante da Gerusalemme una decina di chilometri, conversando di tutto quello che era accaduto. Tuttavia i loro occhi sono incapaci di riconoscerlo. Ma egli sparì dalla loro vista. L’appello di Cristo ci raggiunge sulla strada della nostra fede incompiuta e della sua domanda. Entrò per restare con loro. Il personaggio nominato non ricorre altrove, né in Luca né in altri passi del Nuovo Testamento. Ne consegue un insegnamento prezioso: è basilare conoscere la Scrittura per scoprire l’amore di Dio per l’uomo e la sua lunga storia d’amore per noi tutti che si è dispiegata nella storia della salvezza. In preghiera con i due discepoli di Emmaus 1 visualizza scarica. Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?” E iniziando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Ma la condivisione è, di fatto, un simbolo umano e per questo Gesù l’ha scelto come simbolo eucaristico, come segno del dono della sua vita all’uomo. Ecco la prima tappa, quella del problema posto ad ogni persona dall’evento Gesù, il Crocifisso. Scuola dell’infanzia – I discepoli di Emmaus. "L'incontro di Gesù con quei due discepoli sembra essere del tutto fortuito: assomiglia a uno dei tanti incroci che capitano nella vita. Il racconto, strutturato come parabola, relativo all’apparizione di Gesù ai discepoli in cammino verso Emmaus, esercita sempre un certo fascino anche in chi non sa cogliere le sfumature del linguaggio del Vangelo. Dove hai la testa? Tutta la struttura di quello stupefacente periodo vissuto accanto al Maestro è crollata con la sua crocifissione. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Mentre conversano e discutono insieme, Gesù in persona si affianca e cammina con loro facendosi compagno di quella strada. Don Luigi Maria Epicoco – I discepoli di Emmaus. 15 Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Gesù raggiunge i due subito a questo inizio e chiede di spartire con loro domande e scandalo. Più volte nella vita Rembrandt (1606-1669), tra i più grandi pittori della storia dell’arte europea, si confrontò con l’episodio pasquale che racconta dei due discepoli di Emmaus e del loro incontro con Gesù. La vita dei discepoli di Emmaus è senza gusto, malata, perché si aspettavano un tipo diverso di salvezza, si erano fatti un’idea di come Gesù dovesse liberarli, ed è per questo che non lo riconoscono. Solo di uno viene presentato il nome, Clèopa (Κλεόπας, Kleópas, Lc 24,18), mentre l'altro è lasciato anonimo. Devi essere connesso per pubblicare un commento. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Un progetto di uomo nuovo, alla maniera di Gesù Cristo, è proposto proprio a loro che lo seguono verso Gerusalemme. Ora hanno compreso che ogni pagina della Bibbia, dal primo all’ultimo Libro, contiene quella Parola vivente che è Gesù morto e risorto. Parrocchia Santi Chiara e Francesco Telefono: 02 8259255 Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Si fermano un istante, col volto triste; uno di loro, di nome Cleopa, gli dice: “Tu solo sei cos’ forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi accaduto in questi giorni?” Domandò, Gesù: “Che cosa?” Di fronte ad uno così non verrebbe voglia di rispondergli: “Ma scusa, dove vivi? Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. CELLULE DIOCESANE DI EVANGELIZZAZIONE. 16 Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Vi è descritto l’itinerario di due discepoli che lasciano Gerusalemme illusi e delusi e vi ritornano per ripartire gioiosi e fiduciosi verso la testimonianza, perché sono stati incontrati dal Crocifisso-Risorto, spiegazione di tutta la Scrittura e presenza perenne tra i suoi nel sacramento del “pane spezzato”. Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». Il racconto, strutturato come parabola, relativo all’apparizione di Gesù ai discepoli in cammino verso Emmaus, esercita sempre un certo fascino anche in chi non sa cogliere le sfumature del linguaggio del Vangelo. Il passaggio al riconoscimento ha bisogno della spiegazione delle Scritture. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». La scena di Emmaus è un capolavoro di catechesi liturgica e missionaria. Altri, invece, si riprendono e continuano a sperare. Dove si trova: Pinacoteca di Brera, Milano. I discepoli di Emmaus. Corredato da un’ampia anteprima, ecco il riassunto della trama di Emmaus di Alessandro Baricco, romanzo edito in Italia da Feltrinelli con un prezzo di copertina di 8,00 euro (ma online lo si può acquistare con il 15% di sconto).Il titolo è disponibile anche in eBook al prezzo di euro 4,99. Tuttavia, può accadere che nell’arco del cammino possono succedere fatti imprevisti o cose che ci lasciano perplessi, o che nascano dubbi e amarezze. La partecipazione del medesimo pane è più dell’ospitalità, è la condivisione della mensa che rende veramente fratelli, è come una cerimonia di alleanza, di amicizia: cioè metto in comune il pane che è un mio bene. Chi erano in realtà i due discepoli di Emmaus? La raffigurazione di Rembrandt del 1648 della cena di Emmaus è costruita sulla base di una prima realizzazione da lui eseguita sei anni prima, nella quale il discepolo sulla sinistra si alza e pone le mani in preghiera. Mentre camminavano parlando di quanto era successo in quei giorni, Gesù si accostò e si mise a camminare insieme a loro. “I discepoli di Emmaus”: un brano che ha sempre affascinato. Quindi il gesto di «spezzare il pane» indica un’azione di Gesù che, dalla cena avanti la passione, si estende ben oltre, sia prima che dopo quella sera, tanto da coinvolgere anche i due discepoli di Emmaus. Emmaus è un capolavoro di dialogo confortante. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Prevede un primo momento per l'ascolto e la riflessione sulla Parola e un secondo momento di Adorazione Eucaristica, che si conclude con la celebrazione dei Vespri e la Benedizione Eucaristica. Nel volgere di una settimana a Gerusalemme è avvenuto di tutto. Come mai pur conoscendo bene il suo volto, pur essendo suoi fedeli discepoli, non capivano che era Gesù? Camminavano piuttosto perplessi, perché avevano avuto notizia dall’annuncio angelico che Gesù era vivo (v. 22), ma avevano ancora dei dubbi … I due discepoli conoscevano le Scritture, ma non ne avevano colto il significato più profondo. Gesù in cammino con i discepoli di Emmaus. Ma Gesù sparì dalla loro vista. Ode (Se solo ogni uomo ti avesse cercato…), Riflessioni sulla spiritualità del cristiano. Gesù è veramente risorto ed è apparso ai suoi discepoli che subito non lo … Al tempo di Gesù: Dopo la morte di Gesù alcuni suoi amici sono scoraggiati. Editore: Michele di Franco P.Iva: 00923460943 Email: difranco@teleaesse.it. 26 aprile, 2020 Michele di Franco I Vespri 0 comments. Domandò loro: «Che cosa?». Per mancanza di tempo non ho modo di mettere la punteggiatura e le eventuali correzioni grammaticali che la trascrizione può aver commesso. Egli entrò per rimanere con loro. Colui che l’ha fatta nascere, l’ha portata con sé nella tomba. 16 Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. 14 Lungo la via parlavano tra loro di quel che era accaduto in Gerusalemme in quei giorni. Anche Maria di Magdala, in un primo momento, aveva scambiato Gesù per i custode del giardino. A un tratto “si aprirono i loro occhi e lo riconobbero”. Ciao bambini, è iniziata un’altra settimana e se fossimo a scuola faremmo insieme religione. E' significativo il fatto che non vi sia stata una grande ricerca biblica per sapere chi fossero: due discepoli e basta. Nel racconto è espressa con parole meravigliose e amorevoli: “Resta con noi”, dicono i due a Gesù, non andartene, vogliamo stare insieme. Ed essi si dissero l’un l’altro: “Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?” (Lc.24,13-22). I due di Emmaus conoscono molto bene la vita di Gesù. 16 Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Come abbiamo potuto cogliere dalla “Storia del popolo ebraico”, l’ospitalità è uno dei pilastri del costume, è il modo di essere uomini veri: saper accogliere chiunque, a qualunque ora, in qualunque tempo, senza mai irritarsi, preparando subito tutto con gioia, è un preciso dovere tramandatoci dalla Bibbia. Ed ecco, in quello stesso giorno, due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Emmaus, distante circa sette miglia da Gerusalemme e conversavano di tutto quello che era accaduto. Vi è descritto l’itinerario di due discepoli che lasciano Gerusalemme illusi e delusi e vi ritornano per ripartire gioiosi e fiduciosi verso la testimonianza, perché sono stati incontrati dal Crocifisso-Risorto, spiegazione di tutta la Scrittura e presenza perenne tra i suoi nel sacramento […] 1098. E anche noi, soprattutto in un tempo difficile da comprendere come questo, siamo tanto simili ai discepoli di Emmaus. E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! 15 Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Iniziamo pregando il nostro angelo custode! Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! 15 Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto”. Tra l’andare e il tornare c’è di mezzo l’incontro con il pellegrino sconosciuto che sta all’origine del loro mutamento. Sulla strada di Emmaus, Luca 24:13-35 Due discepoli vanno al villaggio di Emmaus lo stesso giorno della risurrezione di Gesù. La loro diffidenza iniziale verso lo sconosciuto si scioglie lentamente sino a diventare fraternità: vieni a casa mia, tu che sei mio ospite. I discepoli non solo non fanno nulla perché l’incontro possa accadere, quasi accettano il viandante con indifferenza, a malincuore e frappongono l’ostacolo della delusione, della rinuncia a credere e a sperare. L’ospitalità: l’accoglienza è un altro simbolo centrale e antichissimo dell’uomo che supera l’istintivo timore del viandante che bussa alla porta. Ne fanno un riassunto perfetto, identico a quello insegnato nella catechesi della Chiesa primitiva (vv. Noi tutti conosciamo la vera identità del pellegrino, e questo sapere ci crea un clima di attesa e di partecipazione emotiva alla vicenda dei due discepoli. Cari fratelli e sorelle in questo racconto possiamo cogliere quattro esperienze umane fondamentali (come afferma l’autorevole cardinale Carlo Maria Martini): il cammino, l’ospitalità, la frazione del pane, l’apertura degli occhi. Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Gli risposero: “Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l’hanno crocifisso. Coronavirus Alto Molise, non tutti i comuni onorano il giorno della Liberazione, La quarta domenica di Avvento è dedicata alla Vergine Santissima, Terza domenica di Avvento: Santa Lucia, con Don Domenico Franceschelli, Immacolata Concezione 8 dicembre 2020 con Don Domenico Franceschelli, Vangelo domenica 6 dicembre 2020: "Egli vi battezzerà in Spirito Santo", Vangelo del giorno domenica 8 novembre spiegato da Don Domenico Franceschelli, Il Vangelo di domenica 25 ottobre con Don Domenico Franceschelli, Scatole di Natale contro il disagio economico e sociale, Castel di Sangro fa del bene, Inquinamento ambientale: Carabinieri Forestali sequestrano opificio, Protesta commercianti Castel di Sangro, gli imprenditori scendono in Piazza, “La posta di Babbo Natale” anche quest’anno Poste Italiane risponde alle letterine dei bambini, Piazza Plebiscito a Castel di Sangro, finalmente una vera Agorà nella Città, Presentazione Video “Istituto Professionale MAT” Patini Liberatore Castel di Sangro, Zona Rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio 2021, finestra Arancione dal 28 al 30 dicembre.