Research areas . Lo striscione “Viking” fu poi esposto in Curva Scirea. Informazioni su Marco Pisu. Sempre sull’argomento-coreografie, sono da ricordare quelle del derby di ritorno 98/99, a soggetto piratesco. Una coreografia che ha fatto molto parlare per la sua bellezza è stata quella del derby di ritorno 11/12 con cartoncini rossi, bianchi (a formare il simbolo di Milano), neri e azzurri, e una gigantesca immagine dipinta della celebre “Madunina” che sovrasta Piazza Duomo, ed in basso la scritta “Ti te dominet Milan”. La violenza dilaga all’interno del gruppo, famosissimi gli scontri del 22 novembre 1981 a S.Siro coi rossoneri: l’ondata di violenza non si circoscrive nei giorni del derby, ma si propaga nella vita quotidiana, finché al termine di un derby del Mundialito 1983, caratterizzato, tanto per cambiare, da violenti scontri, non si decide per il patto di non aggressione. A Fuel Economic Model Predictive Control Strategy for a Group of Connected Vehicles in Urban Roads. -Marco Pisu, storico capopopolo dei Boys San negli anni ’80, fu malamente allontanato da una curva lungamente capeggiata, per questioni di misteriose “mancanze“ di cassa. Il legame rimane piuttosto saldo per alcuni anni, poi naufraga perché poco sentito. Il gemellaggio viene definitivamente rotto con il blitz interista di una dozzina di elementi, minacciosi e con lame ben in vista, sotto la Sud scaligera, a meno di un’ora dall’inizio di Verona-Inter 01/02. In Milan-Inter 96/97 la curva Sud rossonera espone due striscioni di impronta razzista: “rossoneri ebrei? A San Siro sono collocati alla destra degli Irriducibili (con la curva di fronte), ovvero la parte della curva più vicina alla Tribuna arancio, una posizione scelta da loro e concordata coi Boys San. rotesta, mentre nello stadio, per tutta la durata della gara, veniva esposto senza autorizzazione lo striscione di 120 metri “Un derby senza libertà di colore…non merita neppure il calore”, diviso tra le due curve, separate nella fede ma unite nella rabbia contro il calcio moderno, l’ipocrisia dei poteri forti e l’ondata repressiva senza precedenti. (In-Empoli 03/04, al ritorno gli empolesi esporranno “Irriducibili: quattro fascistelli figlio di nessuno”); “Ronaldo: a Milano neanche da turista! Visto il precedente dell’anno avanti e le scintille della gara d’andata, nella quale gli atalantini accusarono gli interisti di non avere mentalità ultras, il servizio d’ordine è imponente e riesce a tenere a distanza di sicurezza le due tifoserie. Dopo le polemiche della “base” per un tifo spento e monotono, il capo storico Caravita si trovò in acque piuttosto agitate, anche se nessuno parlò di scioglimento. 91035470482 - P.Iva 06096170482 Testata giornalistica, regolarmente iscritta presso il Tribunale di Firenze Num. Marsiglia, Champions League 11/12); “Il comunicato per riempire la curva nella stracittadina ci ha fatto sballare più di quando abbiamo finito di disegnare questa immensa Madonnina…”, “Di Milano volevate rappresentare i monumenti, ma avete disegnato le baracche in cui siete residenti”, “…Tranquilli…siete su…Scherzi a Partizan” (In-Milan 11/12); “Chi la maglia ha onorato non verrà mai dimenticato…Julio uno di noi”, di commiato al portierone Julio Cesar (Inter-Vaslui, preliminari Europa League 12/13); “Onore a Zeman icona del calcio pulito! Objective: Develop decentralized control strategies for damping inter-area oscillations in power systems utilizing distributed energy storage and decomposition methodologies. Presenti con gli interisti, gli “Ultras Yomus Valencia”. Gli interisti risposero con veemenza, salvando anche tanta gente che non si aspettava una simile “accoglienza”. Sturm Graz: c’era una forte amicizia coi ragazzi austriaci della “Brigata Graz”. L’amicizia si basava sul comune odio verso Juventus e Milan, lo stesso legame ( una volta) coi fiorentini e la politica di estrema destra. Objective: Develop fault diagnostics strategies for individual vehicles in Connected Vehicle Scenario. In seguito viene coniata la denominazione “Boys-Le Furie Nerazzurre”, rimasta fino ai primi anni ’80, anche se, nel 1975, il gruppo era diventato “Boys S.A.N.”, restando così fino ad oggi. Roma” (In-Chievo 09/10); Rafa lavora tranquillo e lasciali parlare, noi siamo con te e con questa squadra che ci ha fatto sognare”, rivolto Benitez (In-Udinese 10/11); “Troppo grati per non aspettarti, Diego Milito la Nord è con te”, “Anche se avremmo accettato le logiche di mercato la curva esulta perché sei restato!!! A precedere la gara anche un discorso di Cristiano Sandri, fratello di Gabriele, sotto la Nord interista, sul luogo dove da anni le due tifoserie si scambiano materiale e saluti prima di ogni incontro, con alla cancellata attaccato lo striscione “Nel ricordo di Gabriele l’abbraccio della Nord a Cristiano Sandri”. ?” e “Il calcio è passione…i tifosi la sua anima…F.I.G.C. години. A Milano nel 2000/01 avviene un episodio strano, che farà molto discutere: come in altre occasioni la curva Nord atalantina organizza una scooterata, che stavolta però finisce direttamente sotto la curva di casa, e si verificano scontri. Reg. In un inchiesta, la “Gazzetta dello Sport” di Milano attaccò il gruppo pilota della curva, accusandolo di intascare biglietti omaggio (e qualcosa di più) in grande quantità. Un atto di pirateria…ultras? Observing important ECUs in vehicles to receive correct information is vital for vehicle performance. ARTICOLI SIMILI Anche ai Dinosauri piace il Giro d’Italia ! Scopri come i tuoi dati vengono elaborati, TV | Bandinelli & Sierralta nel post di Empoli Vs Trapani, TV | Mister Marino nel post con il Pordenone. Con quest’ultimi gli scontri raggiungevano l’apice della ferocia, in quanto, all’epoca, le due tifoserie erano praticamente attaccate, entrambe all’attuale secondo anello arancio. Cagliari: esisteva un’ottima amicizia con la Nord cagliaritana, nata nell’anno della promozione del Cagliari in Serie A 89/90, quando lo striscione “Boys S.A.N.” comparve a fianco dei cagliaritani a Como, Monza, in terra sarda con la Triestina e in altre occasioni. Altri Gruppi ultras esistenti: –Ultras 1975: il gruppo nasce nel ’75, ma fino al ’79, quando assumerà una posizione rilevante, le apparizioni dello striscione in curva sono sporadiche. La scelta del nome è caduta sul “soprannome” attribuitogli dagli spettatori presenti nel settore. La fase a gironi della Uefa Champions League 2020/2021 archivia questa sera la quarta giornata. -Massiccia, sia vocalmente che numericamente, la presenza dei nerazzurri all’”Olimpico” di Torino per la 1^ giornata del campionato 14/15, belli da vedere e compatti come non accadeva da tempo, realizzano una “stendardata” all’ingresso in campo delle squadre, accompagnata dalla scritta “Avanti CN 69”. Tra i nerazzurri, dopo i fatti di Santo Stefano, restaurato il direttivo con Boiocchi, Bosetti e Caravita. Merde!” (In-Juve 13/14); “Visto che con le vostre leggi è così facile chiudere un settore…la prossima volta quando chiuderlo lo decidiamo noi!”, In-Roma 13/14), “Contro gli abusi di potere…libertà di viaggiare!!! empre a Bergamo, nel 92/93, con scontri tra le due fazioni e tra ultras atalantini e polizia, che risponde con cariche e lacrimogeni. Decentralized Damping Control of Inter-Area Oscillations Using Distributed Energy Storage. Solidarietà agli ultras della Sampdoria”, daspati perché andati in trasferta a Livorno sprovvisti di tessera (In-Sampdoria 13/14); “Bentornato Mancio”, “Il nostro silenzio è la voce della nostra assenza…onore ai ragazzi di Varsavia” (Lazio-In 13/14); “A noi delle polemiche non ce ne frega un cazzo!!! Sull’onda dell’entusiasmo il gruppo vive momenti di splendore fino alla seconda metà degli anni ’90, quando un lento ricambio generazionale ne mette a dura prova la sopravvivenza. IL SECONDO STRISCIONE IN MANO ATALANTINA E’ STATO SI’ “GRATTATO” MA DAL NEGOZIO DOVE ERA IN RIPARAZIONE, COME PER LORO STESSA AMMISSIONE NEL PREGEVOLE TESTO AUTOBIOGRAFICO DEL TIFO ATALANTINO. All’ennesimo insulto lo speaker dello stadio annuncia la probabile diffida e, anche se la Nord lo accoglie con una bordata di fischi, riesce a dissuaderla. A fine partita la festa organizzata dalla società trattiene ancora tutti i presenti, che intonano cori per i loro beniamini, mentre più tardi si sposta in Piazza Duomo, con un corteo e l’accensione di più di cento torce. In quell’anno, in seguito alla morte del laziale Vincenzo Paparelli nel derby romano, sono costretti a cambiare nome, e nasce così “Milano Nerazzurra”. E’ la tifoseria che fa diventare il calcio una cosa importante…”. Bari: il gemellaggio coi baresi nasce quando l’Inter gioca sul neutro di Bari, al vecchio “Delle Vittorie”, causa squalifica di S. Siro per gli incidenti con l’Austria Vienna, la sfida di ritorno dei 16.i di finale di Coppa Uefa 1983/84 Inter-Groningen (5-1, dopo il 2-0 a favore degli olandesi all’andata), sospinta da un calorosissimo e numeroso pubblico (quasi 40mila spettatori), che viene poi ringraziato con striscioni a San Siro, nella partita casalinga successiva, quali “La curva Nord ringrazia Bari” e “I Boys ringraziano i tifosi di Bari”. Dal ’79 all’81 viene utilizzato per la prima volta lo striscione con anche la dicitura S.A.N. Missione Oggi (IX.8s) L'Italia s'è desta. Basti pensare allo striscione inneggiante al fuhrer tedesco Hitler, issato sulla copertura dello stadio “Meazza”, e l’aereo che sorvolò San Siro durante Inter-Napoli 89/90, con attaccata la scritta “Napoletani ebrei stessa razza stessa fine”. I Viking nel 2009 regalarono una targa ai varesini con su scritto “La nostra Amicizia non la rompe nessuno, Bentornati in C1!!!”. A livello coreografico avviene una sostanziale evoluzione: i primi fumogeni fanno la loro comparsa e viene realizzato, nel 1985, il primo bandierone copricurva. E col portoghese Josè Mourinho, uomo dal carisma eccezionale, come allenatore dal 2008, voluto fortemente dal presidente Massimo Moratti, conquista nel 2010 il famoso “Triplete” (Scudetto, Champions League, Coppa Italia). Uno striscione dei Boys San, come ricordato in una scritta esposta in curva Scirea per Juve-Inter 2013/14, è nelle mani degli juventini. Il Questore di Messina ebbe la mano particolarmente pesante, denunciando e diffidando, con conseguente obbligo di firma, per 5 anni, 4 interisti, perché avrebbero “incitato e proferito espressioni razziste al giocatore”. Per diventare campioni qual è la strada?”. Con una colletta in casa con l’Udinese vengono raccolti 5000 €. Pisa” si presenta al secondo anello blu, esponendo lo striscione in mezzo agli interisti, ma l’intervento degli stewards prima, e della Digos poi, gli fa ritirare lo striscione, con le due fazioni controllate a distanza. I celerini poi, dentro lo stadio caricarono ignobilmente, provocando e arrestando dei ragazzi, che risposero senza paura; ma i Boys si sono scatenati solo dopo essere scampati all’agguato tesogli dai viennesi. Nell’estate del 1991, fuori da una discoteca di Rimini, in una rissa tra tifosi di Inter e Napoli viene barbaramente ucciso il milanese Luca Scio, ingiuriato a più riprese da striscioni offensivi dei partenopei, e ricordato dalla curva Nord con lo striscione “Luca: morire a 16 anni per essere interisti…perché?”. Comprende anche ragazzi di altre provincie. Ancora incidenti, s A SCIOGLIERSI FORZATAMENTE). Al primo anno arrivano subito a quota 280 iscritti. ?”, riferito alla “Away Card” sottoscritta dai romanisti, surrogato della tessera, “Con tutto il rispetto che gli possiamo portare…siamo arrivati al punto che ci deve difendere Paolo Bonolis…fate voi…” (In-Roma, semifinali Coppa Italia 12/13); “Da 20 anni sei in ogni bandiera che abbiamo sventolato…il tuo essere uomo, ultras, amico vero, non lo dimenticheremo mai…Paolo sempre con noi”, coreografia per i venti anni dalla scomparsa dell’Armiere, “Ha senso parlare di passione, ultras, mentalità e dignità se fingendoti nemico poi mangi dall’altra parte di questa città??? La trasferta di Como, nell’anno dello scudetto dei record 88/89, rappresenta uno degli esodi più massicci in quel periodo degli interisti, che salutano i lariani con l’irriverente messaggio “Tranquilli, oggi non vi picchiamo”. Dei Boys San lo striscione “Ciao coglioni”. La prima volta dello striscione è in occasione del derby di ritorno dello scudetto 79/80, mentre la prima trasferta “vera” avviene a Perugia, nella stessa annata. Curva Nord (in attesa di rispetto “degno” di normali liberi cittadini)”. Borussia Dortmund: coi tedeschi c’era un vero gemellaggio, poi sfaldatosi. Tutto è dipeso dalla spaccatura, all’inizio degli anni 2000, in curva veronese, tra le vecchie Brigate Gialloblù e la Banda Loma, che faceva capo ad Alberto Lomastro. Nesuna informazione da mostrare. Ma ecco che, più o meno contemporaneamente, in Sud milanista appare la scritta “nave in vista! Il lavoro e i soldi non saranno comunque spesi invano, infatti la coreografia preparata per il derby, viene allestita contro il Napoli: spettacolare l’impatto visivo, corredato da fumogeni, luci e centinaia di stendardi poi in balaustra un lenzuolo che copre tutto il primo anello verde su cui è disegnato un libro antico aperto, con una citazione tratta da “Fedeli alla tribù”, dello scrittore inglese John King, che recita “A nessuna industria televisiva sembra che interessi dei tifosi, ma senza l’urlo e il movimento del pubblico il calcio sarebbe uno zero, il calcio è una storia di passione, sarà sempre così. -La curva Nord nel 1994/95 venne dilaniata da una polemica frontale tra il direttivo dei Boys, diviso in due correnti di pensiero, e la nuova dirigenza di Moratti, che decise di chiudere i rubinetti. Gli anni ’80 sono i più belli del gruppo, forse perché anche il clima della curva Nord è diverso. Inter” (In-Livorno 09/10); “Cari gobbi ve l’abbiamo già detto: se volete lo scudetto venite giù al baretto” (Inter-Juve 09/10), “Con voi due non ci sono sogni proibiti, Moratti Mourinho per sempre uniti”, “Totti: ti offendi per gli insulti alla tua romanità ma colpisci alle spalle come gli infami dei tuoi ultrà”, 79-80 – 09-10: i chilometri non dividono da una fede intramontabile, onore ai Boys sez. –Boys Roma: più che una sezione dei Boys, un gruppo ultrà a sé stante. Quando l’arbitro decreta la fine del match, alzano bandiere e stendardi, rimanendo una decina di minuti a tifare nello stadio deserto. marco@pianetaempoli.it, Clicca sui link sopra per approfondimenti o scrivici direttamente a info@pianetaempoli.it, © PianetaEmpoli.it - Tutti i diritti riservati. Dopo l’11 marzo 2001, quando mezzora prima della partita scoppiò una rissa tra veronesi nel settore ospiti, probabilmente tra pro e contro il gemellaggio, fu rottura completa. I veneti dettero il loro contributo soprattutto nella finale con la Roma e gli interisti a Verona nello spareggio per la Champions contro il Parma nel 2000. L’amicizia poi va spegnendosi piano piano, anche per le diverse categorie che affrontano le due squadre, raggiungendo il punto più basso con il furto dello storico striscione “Boys San”, sul finire degli anni ‘90, quando ultras baresi si infiltrano tra gli interisti e, approfittando di uno zaino incustodito contenente lo striscione “Boys” da trasferta, lo portano via consegnandolo ai capi della curva. Un'indagine del 1968, a cura di Doxa, rivelò che in quell'anno la squadra (reduce dai fasti della Grande Inter) era la preferita dagli italiani: il 25,5 % del campione analizzato sosteneva infatti i nerazzurri. BRESCIA (1988), AREA BIANCONERA ROMAGNA (1990) E DI VARI STENDARDI DEI GRUPPI RIVALI (VIKING JUVE – 1996; IRRIDUCIBILI JUVE – 2007; ULTRà LECCE – 2005). La Uefa assegnò in seguito la vittoria a tavolino per 3-0 al Milan. Un gol per tempo del solito grande Nzola sembravano bastare ma il Bologna non smette di provarci e Barrow punisce Provedel con un colpo da lontano. Sbocciò così una stretta collaborazione tra i due gruppi. Nel 1999 viene a mancare Marco, una figura molto importante all’interno del gruppo e comincia un periodo un po’ scuro che finisce nel 2002 grazie alla volontà di ricominciare di alcuni componenti, con nuovi stimoli. Un drappello di veronesi si contrappone con le cinghie, una decina di lunghissimi secondi e la polizia interviene. Altro momento clou dell’amicizia si ha nel maggio 2010 in Lazio-Inter (0-2), quando tutto l’”Olimpico” tifa Inter, per una vittoria decisiva nella lotta con la comune rivale Roma per il titolo. A noi non interessa quanto spendi ma quanto vinci! La Nord, per contro, risponde con una grande insegna con la scritta “Internazionale” e tutte le bandiere delle nazioni dei giocatori stranieri dell’Inter di quell’anno, striscione leggibile anche come messaggio d’apertura a un mondo senza frontiere e distinzioni di razza, a quel nome che fu coniato dall’Internazionale Socialista, che il fascismo oscurò nel Ventennio per un italico e meneghino “Ambrosiana”. Vedere quelli lì in Serie B”. Fattostà che i milanisti erano a conoscenza da almeno due mesi di ciò che avrebbero fatto gli interisti, al punto da ricalcare la nave nei minimi particolari. Non bene quest'oggi l'Empoli che in maniera un po' fortunata riesce a pareggiare in casa (ricordiamo le porte chiuse) contro il Trapani... Associazione Pianetaempoli.it C.F. Sembrava impossibile come si potesse essere arrivati alle lame tra tifoserie che erano gemellate fino a poco tempo prima. Nello spareggio per la Uefa contro il Milan, giocato sul neutro di Torino nell’87, gli interisti affiancano i doriani, andando nella loro curva; a Genova, nell’88/89, esposto dai nerazzurri lo striscione “Ultras Tito, Boys amici per sempre” e l’anno dopo, sempre in terra ligure, i padroni di casa espongono “Benvenuti Campioni d’Italia!”, anche se nella partita-scudetto del 90/91 Inter-Sampdoria (0-2), molti interisti fischiano i cori dei doriani, che visto l’andazzo, tirano fuori dal cilindro la scritta “Ultras-Boys amici…oltre i fischi!”, sbalordendo San Siro, che applaude in parte, ma il modo rocambolesco e contestato col quale perde l’Inter fa sì che nel dopopartita vi siano strascichi e incidenti anche seri. Morirà dopo otto giorni di agonia in ospedale ad Ancona. La consapevolezza di essere “competitivi”, anche sotto questo aspetto, avviene gradualmente, grazie alla collaborazione di tutti i gruppi della Nord. E’ più compatta e coreografica, mostra spettacoli scenografici prima impensabili, raggiunge livelli ragguardevoli per il colore, ma vocalmente non è ancora al massimo. Nel 2003/04 a Milano l’amicizia si rinsalda ancor di più, con numerosi cori di stima e d’affetto reciproci e lo striscione “Toffolo libero!” (esponente di spicco degli Irriducibili Lazio implicato in brutti giri della malavita romana) in curva Nord. I “Blue Lions” Napoli rubarono ed esposero diversi anni fa in casa lo striscione “Inter Club Torre Del Greco”. Due ragazzi vengono arrestati, di cui uno è il leader Franco Caravita (numerosi gli striscioni “Franco libero”), che si fa un anno di carcere preventivo prima di essere giudicato innocente, una grave pecca per la giustizia italiana, tanto più che in giro si sapeva che lui era estraneo ai fatti, ma lo scalpore è stato grande in quanto era stato colpito uno straniero e c’era bisogno di un capro espiatorio per non fare brutta figura a livello internazionale. Fu adottato per ribadire la provenienza geografica dei suoi componenti, da una terra a stragrande maggioranza juventina. Praticamente ogni volta che le due squadre s’incontrano succede qualcosa, con scontri, sassaiole e feriti in varie occasioni. La seconda Coppa Uefa arriva nel ’94, contro il Salisburgo, la terza nel 1998, nella finalissima di Parigi con la Lazio. Striscione “Yomus” anche nel derby d’andata 14/15. ROMA, APPESO A SFREGIO NEI CONFRONTI DEI BOLOGNESI (NEMICI DEGLI INTERISTI). In Napoli-Inter 1994/95 un bambino di sei anni è vittima di un fatto increscioso, infatti viene aggredito perché colpevole di indossare la maglia dell’Inter.