***** Il testo originale é in Greco antico, questa traduzione é stata fatta dal Dr. Benjamin Jowett, MA e pubblicata dalla Oxford University Press – I Dialoghi platonici rappresentano la quasi totalità della produzione letteraria e filosofica di Platone: il suo corpus ne conta ben 34, a cui si aggiungono un monologo (Apologia di Socrate) e 13 Lettere (Platone).. Nell’Atene del V secolo a.C. la nuova classe che si era arricchita con il commercio, nutriva anche una serie di ambizioni politiche. La maieutica è un termine che deriva dal greco e significa "l'arte della levatrice " (o "dell'ostetricia"). Socrate si sottrae alla loro strategia retorica imponendo un dialogo brachilogico, con domande e risposte, per indirizzare i suoi interlocutori verso una maggior precisione tassonomica. Pubblicato in Grecia da Platone nel 347 Avanti Cristo. Socrate si dichiara scettico sul fatto che l’arte politica possa essere insegnata. La pedagogia di Socrate si concretizza nella forza del dialogo, inteso come strumento di conoscenza oggettiva e non di conquista del consenso, come per i sofisti.. Chi erano i sofisti? L'accostamento tra la maieutica ed i dialog L’intero dei dialoghi comprende cinque volumi. Il dialogo socratico è un metodo d'indagine filosofica, descritto per la prima volta da Platone nei Dialoghi ed è anche chiamato metodo “maieutico”. Dice che i nostri migliori uomini politici non r La cura dell’anima per Socrate consiste nel dialogo e nella conoscenza di sé stessi Nel Carmide di Platone, Socrate elabora il nuovo concetto di cura dell’anima. Crizia - Platone Questo é un dialogo tra Timeo, Crizia, Ermocrate e Socrate. Filosofia infatti vuol dire "astrazione", "metafisica", e quando s'incontra qualcuno che, in nome della filosofia, ci ha lasciato molti volumi, dal contenuto complesso, è impossibile stare dalla parte di chi s'è rifiutato di scrivere la più piccola riga. Interpretazione del dialogo tra Diotima e Socrate nel Simposio di Platone da parte di due studenti dell'Istituto Superiore Scientifico G.Brotzu Quartu Sant'Elena. Il dialogo tra Socrate e Ippia si conclude con la tesi di Socrate che un uomo che conosce il bene non può non farlo e non essere dunque virtuoso; in conclusione c’è una delle tesi più forti del pensiero attribuito a Socrate: il male è ignoranza, il bene è conoscenza. Platone, figlio di Aristone del demo di Collito e di Perictione (in greco antico: Πλάτων Plátōn, pronuncia: [plá.tɔːn]; Atene, 428/427 a.C. – Atene, 348/347 a.C.), è stato un filosofo e scrittore greco antico.Assieme al suo maestro Socrate e al suo allievo Aristotele ha posto le basi del pensiero filosofico occidentale. Secondo la medicina greca antica, i mali delle singole parti del corpo non si possono eliminare se non curando il corpo nella sua interezza. Emerge quindi un Platone che in Socrate trova la possibilità di un dialogo "integrale", dove il corpo e le emozioni si accompagnano all'analisi logica e argomentativa, di un metodo “eversivo” che vuole, attraverso l'educazione degli interlocutori, trasformare la polis. I rapporti tra l’insegnamento dei sofisti, la politica e l’ideale socratico di virtù sono riproposti in un dialogo in cui Platone riferisce la discussione svoltasi tra Protagora e Socrate. Generalmente il rapporto tra Platone Socrate viene visto mettendosi dalla parte di Platone.