Non a caso, la parola “curdo” etimologicamente significa “coraggioso” o “guerriero”. Nato con l’obiettivo di creare una repubblica indipendente curda, è entrato ufficialmente in guerra con Ankara nel 1984. In mezzo, il fiume Eufrate a dividere le due sponde. Ogni anno dovrai pagare più soldi per rinnovare questa registrazione. Ecco perchè dopo il fallito golpe anti Erdogan nel luglio 2016, il presidente turco inizia a cambiare atteggiamento e strategia all’interno del contesto siriano. Le sue dimensioni, però, all’interno del contesto siriano, sono di gran lunga inferiori per estensione e popolazione rispetto al Kurdistan turco ed iracheno. Le recenti aperture presentate al parlamento dal Premier Recep Tayyip Erdogan e dal suo Primo Ministro Basir Atalay, potrebbero operare una metamorfosi di quello che ieri per il paese era un problema destabilizzante, trasfigurandolo in un … Attualmente non esiste un vero e proprio Stato curdo, anche se le zone controllate in Iraq e in Siria godono di una certa autonomiaspecie dopo la caduta del sedicente Stato Islamico dell’Isis. Damasco dal canto suo, pur non entrando in conflitto con lo Ypg, non riconosce né l’autonomia e né l’indipendenza al Rojava. Situazione Sentimentale Sposato (Dal 2009) L'orientamento sessuale Etero: Attuale Moglie di Steven Seagal: Erdenetuya Batsukh: I suoi ex fidanzati o ex mariti Kelly LeBrock Jami Gertz Arissa Wolf: Ha dei bambini? Come a Manbij, non mancano anche a Raqqa proteste contro i curdi. Ad oggi, Kobane si presenta come una città di … Per Hafez al Assad, padre e predecessore dell’attuale presidente Bashar Al Assad, la questione curda viene vista come un’importante occasione per mettere pressione su Ankara. Vengono stabilite le istituzioni poste a governo della regione: vi è un’assemblea nazionale, un consiglio esecutivo, una suprema corte e poi i vari enti locali e municipali. à istituita anche un’alta commissione per le elezioni, che dovrebbe portare al voto il Rojava entro il 2018. Nella storia recente, i primi a lanciarsi nella lotta armata per l’autonomia sono stati i curdi iracheni, sotto la guida del clan Barzani. Un popolo diviso e senza uno Stato I Curdi sono una popolazione di origine iranica. La successiva cattura di Oçalan in Kenya, dove nel frattempo si era rifugiato, da parte dei servizi speciali turchi e la sua condanna a morte emessa dalla Corte militare di Ankara (giugno 1999) determinavano una ripresa dell'attività terroristica del P.K.K. Novità Questione Curda: Analisi sulla Situazione Attuale a Seguito dell'Offensiva Turca contro il Popolo Curdo Stanziato al Confine con la Siria. Homs e la provincia di Idlib, al pari di quella di Daraa, appaiono quasi fuori controllo da parte dell’esercito siriano. Lo scorso anno si sono tenute le elezioni locali, ma di fatto l’unico partito in grado di ottenere seggi è stato quello collegato alla lista della Nazione Democratica, ossia gli eredi del Pyd fondato nel 2003. Il «paese dei curdi», infatti, è definito in modo assai vario almeno a partire dalla fine del XVI secolo, data della pubblicazione (in persiano) della prima «storia della nazione curda» 2, che attribuisce al Kurdistan un vasto territorio tra l’ansa dell’Eufrate superiore a ovest, … ... Anzitutto sta creando molti problemi agli Stati Uniti, che sono alleati sia dei curdi siriani che della Turchia. In città , così come nei villaggi circostanti, la situazione è disperata anche sotto il profilo umanitario mentre ai primi di ottobre l’Isis è attestato nell’80% dei perimetro urbano di Kobane. L’accordo è stato così stralciato e sostituito dal Trattato di Losanna (1923), che ha cancellato completamente il riconoscimento delle rivendicazioni curde. Fino al 1998 la Siria ha dato protezione ad Ocalan e nel Rojava sono state presenti fino alla fine degli anni Novanta vere e proprie basi di addestramento del Pkk. Si tratta delle cosiddette milizie Sdf, anagramma di Syrian Democratic Forces. Si tratta del più grande popolo al mondo senza nazione, sparso su un vasto territorio montagnoso e vittima, nel corso della storia, di discriminazione, persecuzione e alleanze tradite, che ne hanno decretato la situazione attuale. Soltanto dagli accordi tra Russia ed Usa si potrà comprendere il futuro assetto della Siria e, per quel che concerne i curdi, il destino politico e militare del Rojava e delle zone a maggioranza curda. Lo Ypg, riorganizzato come un vero e proprio esercito, è garante anche della costituzione politica della regione autonoma dei curdi. 1 Ottobre 2018. A Bruxelles è cominciato il processo a carico del poliziotto che nel 2018 aveva sparato contro un furgone che trasportava dei migranti curdi, uccidendo Mawda, una bimba di soli due anni. La loro storia inizio in tempi remotissimi ma in particolare nel 1900 si sono susseguiti importanti eventi storico - politici . “Ma anche l’Iran per fermare. Da un punto di vista etnico, poi, la maggioranza dei siriani sono arabi … Erdogan più volte ha minacciato di ripetere questa operazione anche a Manbji e dovunque sia necessario tutelare, secondo il presidente turco, gli interessi del suo paese. A dare speranza alle aspirazioni nazionaliste di questo popolo, sono state paradossalmente le stesse potenze alleate quando, nel 1920, hanno siglato il Trattato di Sèvres, con cui si definivano i nuovi confini della Turchia. Soltanto all’interno di Manbij i curdi trovano alcune difficoltà poste in essere dalla battaglia urbana portata avanti da gruppi rimasti isolati dell’Isis, con diverse vittime tra i propri reparti. L’avanzata è repentina e questo provoca la fuga di almeno 300.000 civili in gran parte curdi verso la Turchia. Si tratta di fatto della prima grande città a maggioranza araba dove i curdi sono riusciti a scalzare l’Isis. Questo piccolo centro nell’estate del 2014 sale agli onori della cronaca per via dell’assedio intrapreso dall’Isis. Si, è padre di: Kentaro (39), Ayako (34), Annaliza (27), Dominic (24), Arissa (21), Savannah (18), Kunzang (4) Curdi . Ma quella dei curdi non è soltanto una lotta militare. In seguito allo scoppio della guerra siriana nel 2011, invece, nella parte settentrionale del paese si sono creati i presupposti per la nascita della Federazione del Nord della Siria, una regione non ufficialmente riconosciuta, nota anche con il nome di Rojava, dove vivono, secondo le stime, tra 500 mila e 1 milione di curdi. Iniziata negli anni ’30, ha visto una svolta negli anni ’70 ed è culminata nel 1991 con l’istituzione del Kurdistan iracheno. Il timore di un “contagio” indipendentista proveniente dai curdi turchi o dai curdi iracheni, fa sì che i governi siriani non incoraggino la formazione di partiti o la promozione della lingua locale nelle regioni del nord del paese. Dopo una tregua storica, firmata nel 2013 da Öcalan e Recep Tayyip Erdoğan, attuale presidente turco, all’epoca primo ministro, la guerra interna è ripresa nel 2015. La struttura organizzativa è sempre stata di tipo tribale. Carri armati turchi varcano la frontiera ed accedono nella regione di Jarabulus, a nord di Aleppo. Le forze Sdf iniziano a conquistare terreno ai danni del califfato nel nord est della Siria, con i curdi che occupano anche zone a maggioranza araba. Il governo di Damasco è quindi sempre più debole e questo porta i curdi a prendere la palla al balzo, con la popolazione del nord della Siria che rivendica maggiore spazio e maggiore potere decisionale sugli affari locali. A causa al ritiro, ad ottobre del 2019, del contingente americano dal Kurdistan occidentale, Erdogan ha avuto campo libero per azzerare il progetto politico indipendentista del Rojava. Da lì in poi, la “questione curda” è stata affidata al libero arbitrio dei singoli paesi. Mauro Indelicato Per questo motivo, gli Usa si appoggiano sempre di più ai curdi. Il suo fondatore, Abdullah Öcalan, sta scontando dal 1999 l’ergastolo a İmralı, l’isola-penitenziario al largo di Istanbul. Quest’ultima è forse il centro di riferimento sociale ed economico dei curdi in Siria. Da evidenziare poi come proprio il Pkk ha ottimi rapporti con le milizie curde siriane. Nel luglio 2012 le forze Ypg iniziano ad avanzare nelle principali città curdo – siriane: Kobane, Afrin, Qamishli, Al Hasakah sono prese dai curdi senza che l’esercito reagisca in maniera decisiva. Una priorità questa ben evidente soprattutto dopo la perdita di Afrin a vantaggio dei filo turchi. Considerarli un blocco monolitico, portatore di interessi e obiettivi comuni, sarebbe tuttavia un errore. Leggi anche Perché i curdi sono perseguitati. Siria, la Turchia passa il confine e lancia l'attacco ai curdi. Da questo momento in poi, le milizie Ypg diventano di fatto tra gli attori protagonisti della lotta contro lo Stato Islamico. Si crea una Siria de facto divisa in due: da un lato la zona d’influenza russa, dove le forze di Mosca aiutano Assad a riprendere il territorio, dall’altro quella americana dove ad intervenire sono i curdi e le forze aree della coalizione internazionale. Ocalan conosce dunque già dagli anni di gioventù la situazione del Rojava e qui trova humus fertile per la sua lotta a favore del popolo curdo. Non costituisce uno Stato indipendente e la popolazione curda – stimatatra i 20 e i 40 milioni di persone, con diverse religioni e fedi politiche al proprio interno – vive da tempo in questi differenti paesi. La nascita della “questione curda” coincide con il tramonto dell’Impero Ottomano e la fine della Prima guerra mondiale. Kurdistan: ultime notizie, opinioni, reportage, foto e video. La situazione nel cantone di Afrin è ancora in evoluzione: non c’è più il controllo delle Ypg, le quali però promettono azioni di guerriglia volte a riconquistare la zona. Di fatto lo Ypg già nell’estate del 2012 è un altro attore impegnato nel difficile campo di guerra siriano. I curdi, in particolare, vogliono sfruttare i rapporti non ostili tenuti con Assad in questi anni di guerra per trovare accordi in grado di stabilizzare il paese e potersi quindi difendere al meglio contro le minacce della Turchia. Le persone vivono divise principalmente tra Turchia (20%), Iraq (15-20%), Siria (10%) e Iran (8%). Con Kurdistan ci si riferisce a un’area geografica per lo più montuosa, vas… Le tasse che pagherete per ottenere la registrazione andranno ad aumentare la sicurezza e la funzionalità delle strade in Michigan. Il governo del presidente Bashar Al Assad, dal canto suo, prova a dare concessioni ai manifestanti e a promettere future riforme. Dopo circa un anno di dibattito interno allo Ypg, il 20 gennaio 2014 viene promulgato il cosiddetto “contratto sociale del Rojava“, con cui si sancisce la nascita della federazione cantonalistica di regioni autonome del Rojava. Rispetto a Turchia ed Iraq, la situazione in Siria appare sempre generalmente sotto controllo. Lo stato turco è arrivato persino a negare l’esistenza dei curdi come gruppo etnico, definendoli “turchi orientali” o, in maniera più dispregiativa, “turchi di montagna”. Condividere I curdi affiancarono gli afghani durante le loro guerre contro l'impero di Safavidi, e nei conflitti seguenti con gli altri poteri regionali. Il Pkk ha accusato le autorità turche di complicità e da quel momento hanno ripreso in mano le armi. Perché bisogna stare dalla parte dei curdi Alcuni articoli per capire l’attacco della Turchia ai curdi, le sue premesse e le sue conseguenze. ... che solo dopo è intervenuta in loro sostegno e adesso li lascia in stallo nel bel mezzo di una situazione estremamente complicata. 32.955 deceduti 3. Il 13 settembre, in particolare, l’Isis lancia in forze diversi attacchi contro la città ed i villaggi limitrofi. Fondata nel XX secolo, essa prende il nome di una società tedesca impegnata nella costruzione della ferrovia Berlino – Baghdad. Come detto, però, la questione del Kurdistan appare più centrale in Turchia ed Iraq e molto meno in Siria. La città è da sempre a maggioranza araba, la popolazione non vede di buon occhio la presenza Sdf e delle milizie Ypg in particolare. A partire dall’estate 2014 i curdi siriani iniziano a ricevere sempre più finanziamenti ed armamenti dall’estero, oltre che sostegno dalla coalizione internazionale anti Isis a guida Usa. Nel luglio 2016 i curdi e gli alleati interni alla Sdf conquistano Manbij, importante centro della provincia di Aleppo ad ovest del fiume Eufrate. A esprimersi a favore dell’indipendenza era stato il 92% dei partecipanti, ma il voto non ha fatto altro che «catalizzare una serie di dinamiche che hanno messo in evidenza tutti i limiti politici, economici e militari del Kurdistan iracheno». Sembra quindi una questione più politica che militare, ma che deve fare i conti anche con i rapporti tra le due potenze che maggiormente hanno inciso sul campo in questi anni: Russia ed Usa. + 2.677 guariti Tra i 52.942 attualmente positivi (- 2358): 1. Da questo momento in poi in pratica, de facto il Kurdistan siriano diventa una regione autonoma interna alla Siria. Il Kurdistan, inteso come “Paese dei curdi”, infatti, non esiste su alcuna mappa ufficiale. Oggi in maggioranza musulmani sunniti, parlano una lingua di origine indoeuropea. Variazionirispetto al precedente bollettino: 1. Per questo si parla di Kurdistan turco, iracheno, siriano (Rojava) e iraniano. Ma l’ingresso di diversi combattenti dall’estero e la formazione dell’Esercito Siriano Libero (Fsa), fanno sì che tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012 la Siria scivoli nell’abisso della guerra. In generale, le Sdf controllano tutta la Siria ad est dell’Eufrate ed il cantone di Manbji. Tra il 2012 ed il 2013, lo Ypg controlla i cantoni curdi situati tra Kobane e la provincia di Jazira/Al Hasakah, oltre che l’enclave curda di Afrin posta a nord di Aleppo. La prima si trova nell’estremità nordorientale del Paese e comprende, oltre che l’omonimo capoluogo, anche la città di Qamishli. L’ultimo atto di questo travagliato percorso è stato il referendum per l’indipendenza del 2017, che, come fa notare Giovanni Parigi dell’Università Statale di Milano, «è stato a dir poco un fiasco». - P.IVA 05524110961, Un Natale di pace per i Cristiani che soffrono, Qual è il ruolo dei curdi nella guerra in Siria, durante un incontro di calcio tra la locale squadra e quella di Deir Ez Zour, La fondazione della regione autonoma del Rojava, diversi scatti infatti immortalano una ritirata ordinata dell’Isis, le forze Sdf hanno consentito l’ingresso dei soldati siriani a Taqba. Questo il quadro entro il quale comprendere l’ultimo attacco sferrato da Ankara nel nord della Siria. Come riassume Treccani, "nel 16° secolo la maggior parte del Kurdistan fu inglobata nell'Impero ottomano, mentre una parte veniva conquistata dalla Persia. Osservatorio Diritti - L'informazione indipendente sui diritti umani. La prima operazione di Ankara nel nord della Siria è dell’estate 2016. E i curdi infatti iniziano ad organizzarsi, come testimonia la fondazione, sempre nel 2003, del Pyd (Partito dell’Unità Democratica), destinato ad essere formazione di riferimento per i curdi siriani. Nel marzo 2011 la cosiddetta “primavera araba” approda in Siria. Save my name, email, and website in this browser for the next time I comment. Al di là dell’Eufrate le forze Sdf intanto riescono a spingersi in tutta la provincia di Al Hasakah, verso il confine con l’Iraq ed alcuni punti della provincia di Raqqa. Se fosse unito politicamente, sarebbe tra gli stati più ricchi della regione, considerate le materie prime di cui dispone, dal petrolio alle risorse idriche. Fino a poco tempo fa alleati della coalizione internazionale contro i jihadisti, i curdi verrebbero considerati come terroristi dall’esercito di Ankara. Sparpagliata in tutto il mondo, la popolazione totale curda viene stima… Di recente, le forze Sdf hanno consentito l’ingresso dei soldati siriani a Taqba per il recupero delle salme di coloro che sono stati uccisi dall’Isis durante le avanzate del 2014. Le bandiere nere dell’Isis in quelle settimane iniziano a minacciare anche i territori curdi e l’auto proclamata regione del Rojava. Gli Stati Uniti in particolare non considerano il governo di Assad un interlocutore e vorrebbero per tal motivo mantenere le proprie basi nel paese, circostanza questa certamente non voluta né da Damasco e né da Mosca. Il numero dei curdi attualmente presenti in Afganistan è difficile da calcolare, nonostante sia noto che si aggiri approssimativamente intorno ai 200.000. Le proteste che in quei mesi infiammano l’intero mondo arabo e che portano, tra gli altri, alla caduta dei governi di Ben Alì in Tunisia e Mubarack in Egitto, iniziano ad infiammare le strade siriane.